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Tornato a Parma Maurizio Rigamonti, il padre fuggito col figlio Leo

Si è consegnato nel pomeriggio agli agenti con il piccolo Leo. Ora è indagato per sottrazione di minore

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E' rientrato a Parma Maurizio Rigamonti, il padre in fuga dal 3 gennaio scorso con il figlio Leo. La madre del bambino aveva denunciato la scomparsa di entrambi alla polizia nei giorni scorsi e lanciato diversi appelli. Nel pomeriggio Rigamonti ha incontrato gli agenti della squadra mobile che l'hanno scortato in questura. L'arrivo in città era stato preceduto dall'annuncio del suo legale, Claudio Defilippi.

Leo al sicuro - Il figlio di otto anni è stato trasferito in una località segreta. L'uomo è ancora all'interno dei locali della questura dove deve rispondere dell'accusa di mancato adempimento dell'ordine del tribunale, oltre a un'eventuale imputazione di sottrazione di minore. Ieri Rigamonti aveva pubblicato un videomessaggio, diffuso su Youtube, in cui il bambino diceva: "Non è mio papà che è cattivo, è mia mamma che è cattiva".

Modalità meno "traumatica" - Il suo avvocato, dopo i numerosi appelli lanciati anche dai salotti televisivi, aveva fatto sapere che l'uomo aveva intenzione di tornare sui suoi passi. Secondo Defilippi, Rigamonti stava cercando il modo meno "traumatico" possibile per riportare a casa Leo. Temeva, infatti anche per la sua incolumità, visto il clamore suscitato dal caso.

La procura indaga il padre - Rigamonti è stato indagato a piede libero per sottrazione internazionale di minore. "Sto bene, grazie per l'attenzione che ci avete dato. Non posso parlare, non posso dire altro". Sono queste le uniche parole dette dall'uomo una volta uscito dalla Questura di Parma.

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