Nei giorni del primo anniversario dell'incidente della Costa Concordia al Giglio, il comandante della nave Costa Atlantica ha portato un'amica romena in sala comando. Lo scrive il settimanale Oggi. La ragazza si è fatta anche fotografare con il mitra del marò imbarcato come scorta anti-pirateria. Secondo il giornale, il gesto è approdato in procura a Genova, perché la donna ha tentato di ricattare la compagnia con la foto scattata in plancia.
Il fatto è accaduto mentre la nave si trovava nelle acque del golfo di Aden, nel gennaio del 2013. Costa Crociere, secondo la rivista, ha preso provvedimenti disciplinari, rimuovendo dal suo incarico l'ufficiale che ha violato i regolamenti. Fonti della procura, nel frattempo, hanno fatto sapere che al momento non ci sono seguiti alla denuncia.
Il gesto fortunatamente non ha avuto conseguenze per la sicurezza dei passeggeri. Protagonista della foto è Sasha Alexandra, amica del comandante. In una nota, la compagnia di navigazione precisa di essere stata "vittima di un tentativo di estorsione da parte di uno o più sconosciuti", attraverso "alcune foto che fornirebbero la prova della violazione della procedura di accesso al ponte di comando e di un comportamento inappropriato da parte di un comandante della flotta Costa Crociere".
"Nel caso specifico, il comandante aveva portato un'ospite sul ponte di comando quando l'accesso non era consentito e in un'altra occasione ha ammesso di aver preso parte a una foto ricordo con un ufficiale della Marina italiana, imbracciando l'arma dell'ufficiale. Sebbene il fatto non si sia verificato durante le fasi di manovre o in condizioni ad alto traffico o scarsa di visibilità, non è da ritenersi in linea con le procedure aziendali e il comandante è stato di conseguenza oggetto di misure disciplinari interne", spiega Costa Crociere che sottolinea di prestare "la massima attenzione alle violazioni delle procedure e ai comportamenti scorretti" e "considera la sicurezza dei suoi ospiti e del suo equipaggio una priorità assoluta".
Sulla vicenda sta per prendere provvedimenti, nei confronti del marò imbarcato, anche la Marina militare. Attualmente, precisa la Forza armata, "sono in corso verifiche" e, subito dopo, verranno avviati "i procedimenti disciplinari previsti dall'ordinamento militare".