IL MINISTRO SI DIFENDE

Asl, De Girolamo: "Non ho fatto nulla" Alfano: "Abusivamente intercettata"

Il titolare delle Politiche agricole parla di "linciaggio mediatico senza precedenti". Il vicepremier la difende: "All'epoca non era neanche ministro". Dal Pd arriva un nuovo invito a fare subito chiarezza in Aula

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"Sono più che disponibile a chiarire al più presto in Parlamento gli aspetti di questa sconcertante vicenda". Il ministro delle Politiche agricole, Nunzia De Girolamo, al centro delle polemiche per presunti favoritismi nella scelta dei dirigenti e degli appalti dell'Asl di Benevento, si difende: "Sono sicura di non aver fatto nulla di irregolare. Pur non essendo coinvolta nell'indagine, sono sottoposta a un linciaggio mediatico senza precedenti".

"Difenderò la mia dignità" - Niente dimissioni, al momento, per il ministro: "Il mio mandato è, sin dal giorno del mio insediamento, nelle mani del presidente del Consiglio. Ma sono pronta a difendere con tutte le forze che ho in corpo la mia dignità e la mia onestà", afferma la De Girolamo in un comunicato, assicurando che "con la fermezza e la determinazione di chi è più che sicura di non aver commesso nulla di irregolare e di illecito - a meno che le parole in libertà pronunciate nella propria abitazione lo siano - sono pronta a fornire ai colleghi parlamentari tutte le informazioni reali rispetto alle ricostruzioni distorte apparse in queste ore di accanimento, ribadendo totale e incondizionata fiducia negli accertamenti compiuti da parte chi ha, per Costituzione, il compito di farlo e cioè la magistratura".

Le intercettazioni - Le parole del ministro che emergono dagli atti dell'inchiesta della Procura di Benevento sono registrazioni fatte dall'ex direttore amministrativo della Asl della città, Felice Pisapia (che nell'indagine è destinatario di un provvedimento di obbligo di dimora), fece di un incontro privato del luglio 2012 in casa della De Girolamo. Dichiarazioni mai smentite. "Ho sbagliato nell'usare espressioni poco eleganti", ha detto il ministro.

Tra le frasi finite nei verbali e pubblicate da alcuni quotidiani c'è un "mandagli i controlli e vaffa..." riferito all'ospedale Fatebenefratelli di Benevento, il cui bar è gestito da anni da una società amministrata dal marito della zia del ministro. L'altro appalto riguarda invece il servizio 118, denunciato dall'azienda Sanit che prima lo gestiva e non lo ha ottenuto nuovamente dopo una serie di peripezie.

L'indagine sulle truffe alla Asl ha fatto emergere un "direttorio politico-partitico costituito al di fuori di ogni forma di legge - scrive il gip Flavio Cusani nell'ordinanza cautelare per Pisapia - che si occupava, in funzione di interessi privati e di ricerca del consenso elettorale, con modalità a dir poco deprimenti e indecorose, di ogni aspetto della gestione dell'Asl".

Alfano: "Intercettata abusivamente" - Angelino Alfano, leader del Nuovo Centrodestra in cui milita la De Girolamo, difende il ministro: "Nunzia De Girolamo, che all'epoca non era neanche ministro, è stata abusivamente e a nostro avviso illecitamente intercettata", dichiara il vicepremier, che si domanda anche se il polverone "non sia solo una cortina fumogena per coprire responsabilità di altri".

"Non sono intercettazioni giudiziarie autorizzate da un pm - continua Alfano -. Sono frasi rubate in un domicilio privato da parte di chi a questo domicilio privato ha avuto accesso grazie alla fiducia di chi gli ha aperto la porta. Se l'Italia va verso una deriva in cui, con tutti i meccanismi della tecnologia moderna, possiamo cominciare a rubare le frasi e le parole anche dette nelle quattro mura di una casa, io penso che il nostro Paese si avvierà verso un grado di barbarie che alla fine interromperà tutti i rapporti fiduciari. Nessuno si sentirà più libero di poter parlare serenamente con il proprio interlocutore", conclude il vicepresidente del Consiglio.

Pd: "Faccia subito chiarezza in Aula" - Intanto il Pd ha rivolto un nuovo invito al ministro delle Politiche agricole, Nunzia De Girolamo, affinché faccia al più presto chiarezza sulla vicenda della Asl di Benevento. "Presenteremo subito una interrogazione urgente", hanno dichiarato i deputati del Pd e componenti della commissione Agricoltura Anzaldi e Taricco, insieme ai senatori Cantini e Moscardelli. "Attendiamo spiegazioni convincenti", hanno aggiunto.