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Il Papa: "Farò sedici nuovi cardinali provenienti da Paesi di tutto il mondo"

Il Pontefice, durante l'Angelus, annuncia la creazione dei nuovi porporati. Tra loro il segretario di Stato, Pietro Parolin

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Sedici nuovi cardinali, provenienti da dodici diverse nazioni. Papa Francesco ha annunciato durante l'Angelus la creazione di nuovi porporati: "Rappresentano il profondo rapporto ecclesiale tra la chiesa di Roma e le altre chiese sparse per il mondo", ha detto il pontefice. Tra i nuovi cardinali c'è il segretario di Stato, Pietro Parolin. Tra i tre non elettori compare il nome di Loris Capovilla.

Il Papa: "Farò sedici nuovi cardinali provenienti da Paesi di tutto il mondo"

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Pietro Parolin, Arcivescovo titolare di Acquapendente, Segretario di Stato
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Mario Aurelio Poli, Arcivescovo di Buenos Aires ( Argentina)
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Lorenzo Baldisseri, Arcivescovo titolare di Diocleziana, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi
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Ricardo Ezzati Andrello, Arcivescovo di Santiago del Cile (Cile)
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Beniamino Stella, Arcivescovo titolare di Midila, Prefetto della Congregazione per il Clero
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Vincent Gerard Nichols, Arcivescovo di Westminster (Gran Bretagna)
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Leopoldo Jose' Brenes Solorzano, Arcivescovo di Managua (Nicaragua)
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Ge'rald Cyprien Lacroix, Arcivescovo di Que'bec (Canada)
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Andrew Yeom Soo jung, Arcivescovo di Seoul (Korea)
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Orani Joao Tempesta, Arcivescovo di Rio de Janeiro (Brasile)
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Gerhard Ludwig Muller, Arcivescovo-Vescovo emerito di Regensburg, Prefetto della congregazione per la Dottrina della Fede
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Mons. Fernando Sebastián Aguilar, Arcivescovo emerito di Pamplona uno dei tre cardinali emeriti nominati da Papa Francesco, che non avrebbero diritto di voto in un eventuale conclave
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Mons. Loris Francesco Capovilla, Arcivescovo titolare di Mesembria uno dei tre cardinali emeriti che non avrebbero diritto di voto in un eventuale conclave

Ecco l'elenco dei nuovi cardinali che il Papa creerà il 22 febbraio.

Pietro Parolin, Arcivescovo titolare di Acquapendente, Segretario di Stato;
Lorenzo Baldisseri, Arcivescovo titolare di Diocleziana, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi;
Gerhard Ludwig Muller, Arcivescovo-Vescovo emerito di Regensburg, Prefetto della congregazione per la Dottrina della Fede;
Beniamino Stella, Arcivescovo titolare di Midila, Prefetto della Congregazione per il Clero;
Vincent Gerard Nichols, Arcivescovo di Westminster (Gran Bretagna);
Leopoldo Jose' Brenes Solorzano, Arcivescovo di Managua (Nicaragua);
Ge'rald Cyprien Lacroix, Arcivescovo di Que'bec (Canada);
Jean-Pierre Kutwa, Arcivescovo di Abidjan (Costa d'Avorio);
Orani Joao Tempesta, Arcivescovo di Rio de Janeiro (Brasile);
Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Citta' della Pieve (Italia);
Mario Aurelio Poli, Arcivescovo di Buenos Aires ( Argentina);
Andrew Yeom Soo jung, Arcivescovo di Seoul (Korea);
Ricardo Ezzati Andrello, S.D.B., Arcivescovo di Santiago del Cile (Cile);
Philippe Nakellentuba Oue'draogo, Arcivescovo di Ouagadougou (Burkina Faso);
Orlando B. Quevedo, Arcivescovo di Cotabato (Filippine);
Chibly Langlois, Vescovo di Les Cayes (Haiti).

I tre cardinali emeriti, che non avrebbero diritto di voto in un eventuale conclave sono: Loris Francesco Capovilla, Arcivescovo titolare di Mesembria, Fernando Sebastian Aguilar, Arcivescovo emerito di Pamplona e Kelvin Edward Felix, Arcivescovo emerito di Castries.

Nella scelta dei nuovi cardinali, il Papa ha focalizzato l'attenzione su tutti i continenti: 5 dalle Americhe, due dall'Africa e due dall'Asia e ha guardato anche ai Paesi più poveri, puntando su Haiti e Burkina Faso.

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