"La fede è l'eredità più importante che i genitori possono lasciare a un figlio". Lo ha detto Papa Francesco nella omelia della messa per il battesimo di 32 bimbi nella cappella Sistina, invitando i genitori, una volta tornati a casa, a portare questo pensiero: "Come possiamo essere trasmissori (il Papa latinoamericano ha usato proprio questo neologismo) della fede". Tra i battezzati anche Giulia, figlia di una coppia sposata solo con rito civile.
Forse proprio in onore del pontefice, due dei 32 bimbi battezzati in Cappella Sistina si chiamano "Francesca". Nessun "Francesco" all'appello, anche se uno dei piccoli ha, come terzo nome, "Jorge" come Bergoglio.
"Battesimo è una catena ininterrotta" - Ha parlato a braccio, Papa Francesco, nella breve omelia durante la messa del battesimo: "Gesù non aveva necessità di essere battezzato ma, con il suo corpo e con la sua divinità, ha benedetto tutte le acque perché avessero il potere di dare il battesimo. Poi, prima di salire al cielo, ha detto di andare in tutto il mondo a battezzare. Da quel giorno al giorno d'oggi questa è stata una catena ininterrotta".
Poi l'appello ai genitori: "Questa catena prosegue: questi bimbi sono anello di una catena, voi genitori avete un bambino o una bambina per battezzare, ma dopo alcuni anni saranno loro che avranno un bambino o una bambina da battezzare e poi un nipotino, questa è la catena, voi siete trasmissori della fede, avete il dovere di trasmettere la fede a questi bambini, è la più bella eredità che gli lascerete".