L'Anci manifesta "allarme e preoccupazione" per il fatto che con le nuove aliquote Tasi previste dal governo, "in nessun modo trova soluzione il minore gettito che deriva ai Comuni dall'adozione del nuovo tributo". E' quanto emerso nel corso di un incontro tra una delegazione Anci, guidata da Piero Fassino, e il governo rappresentato da Graziano Delrio. Intanto Società civile chiede all'esecutivo di fermarsi e boccia l'attuale Tasi.
Nel corso dell'incontro, il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Delrio e il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta hanno illustrato la proposta di consentire ai Comuni l'adozione di un'aliquota aggiuntiva dello 0,8 per mille finalizzata alla sola copertura delle detrazioni sul prelievo Tasi-Imu.
La delegazione dell'Anci, nel "prendere atto della proposta del governo che garantisce un finanziamento delle detrazioni e maggiore equità fiscale, ne chiede al Parlamento l'approvazione. L'Anci, tuttavia, manifesta allarme e preoccupazione per il fatto che in nessun modo trova soluzione il minore gettito che deriva ai Comuni dall'adozione del nuovo tributo".
"L'incidenza di tale minor gettito - ha sottolineato l'Anci - è tanto più preoccupante a fronte dell'obbligo di legge di approvare i bilanci comunali entro il 28 febbraio, termine che non può essere dilazionato visto che l'imminente scadenza elettorale di maggio obbligherà la stragrande maggioranza di Comuni ad esaurire la propria attività deliberativa entro febbraio".
L'Anci ha perciò chiesto al "governo, e la stessa sollecitazione è rivolta al Parlamento, che, senza gravare sui contribuenti, si adottino entro il mese di gennaio le misure necessarie a garantire ai Comuni le risorse compensative il minore gettito".
I rappresentanti del governo, "riconoscendo la fondatezza della richiesta dell'Anci", hanno assunto l'impegno ad "aprire immediatamente un confronto per individuare proposte risolutive di tale problema".
Scelta civica: "Tasi va cambiata o maggioranza a rischio" - Arriva poi l'alt di Scelta civica al governo sulla tassazione sulla casa. "Serve subito un tavolo", dicono il segretario del partito Stefania Giannini e i capigruppo di Camera e Senato Romano e Susta, per mettere in campo una riforma complessiva in grado di dare "certezze" sottolineando di non condividere l'emendamento annunciato sulla casa al dl enti locali.
Delrio: governo non torna indietro, altrimenti penalizzeremo i meno abbienti - ''No, non credo che siamo nelle condizioni di ripensarci'', ha replicato il ministro per gli affari regionali, Graziano Delrio. ''Spero che gli amici di Sc ci ripensino'', ha aggiunto, precisando che "l'attuale Tasi senza detrazioni è una tassa che peserà poco con famiglie a buon reddito". "Credo che non siamo nelle condizioni di ripensarci, questo non significa maggiori entrate per i sindaci ma soprattutto per i 5 milioni di famiglie che non pagavano l'Imu, famiglie e basso reddito. E' certamente necessario introdurre le detrazioni, altrimenti queste famiglie pagheranno".