"Sono stato quasi incredulo. Aspettavamo da tempo il verdetto". Sono le prime parole del fuciliere di Marina Salvatore Girone dopo la decisione del Tribunale arbitrale internazionale. "Eravamo da otto anni e mezzo sempre nel limbo di questa vicenda - spiega il marò -. Ora posso riottenere la mia libertà personale, purtroppo fino ad oggi vincolata dalle procedure lunghissime determinate dalla giurisdizione indiana".