IL MEA CULPA

Fabrizio Corona scrive dal carcere: "T'avessi conosciuta prima..."

Ma l'ex re dei paparazzi chiede anche scusa: "Ho sbagliato, tu potevi salvarmi e ho distrutto tutto". E sull'amore con De Martino: "Non ti ho rincorso, sapevo di averti persa"

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Fabrizio Corona nel carcere di Opera ha scritto diverse lettere alle persone della sua vita. Per raccontare la sua verità ma anche per chiedere scusa. Tra quelle più toccanti c'è quella indirizzata a Belen: "Se ti avessi incontrato prima, forse oggi non sarei qui dentro". Ma di quella tormentata storia d'amore Corona rivendica anche la regia della notorietà: "Ho contribuito a farti diventare quello che sei oggi".

Il settimanale Chi annuncia la prossima uscita del libro che Fabrizio Corona ha scritto con l'aiuto del fratello Federico. Un libro autobiografico che contiene le lettere a Belen, ad amici, ai familiari, alla ex moglie Nina Moric: "Mea culpa- Voglio che mio figlio sia orgoglioso di me", questo il titolo esplicativo.

Quella alla showgirl argentina è sicuramente una delle più toccanti e allo stesso tempo più dure. "Dopo che abbiamo iniziato a frequentarci la mia vita è completamente cambiata e più passava il tempo, più il diavolo si allontanava da me. La mia immagine non ti ha rovinato, anzi ha contribuito a creare un personaggio incredibile, unico, uno strano mix di bellezza e trasgressione, fama e disobbedienza", dice Corona. "Un'altra storia d'amore a metà tra un reality e vita vera, con improvvisi e continui colpi di scena, dove purtroppo, ancora una volta, ero io il regista. Ero all'apice della carriera. Non avevo imparato ancora la lezione, non mi era bastato il fallimento del mio matrimonio e così ho continuato a commettere gli stessi errori, che però hanno contribuito a farti diventare quello che sei oggi".

Nel libro Fabrizio Corona ricostruisce la sua parabola: dalla scalata alla fama e alla ricchezza, fino alla caduta, ai processi e al carcere. Corona si sofferma molto su Belen e ripercorre tutta la loro storia d'amore, dal primo incontro in un locale di Riccione: "Tu eri appena arrivata in Italia ed eri fidanzata con un giovane pierre, io ero sposato da più di tre anni ed ero innamorato. Non avrei dovuto notarti e invece sono stato tutta la sera a guardarti"; alla nascita del loro amore "Era una storia improbabile, avevamo troppi problemi, io in particolare ne avevo tanti e grossi". Dalla tante fughe "quante notti d'inverno ho dormito fuori dalla porta di quella casa di ringhiera al freddo, sotto la pioggia, sdraiato sul tappetino, con te che continuavi a guardare dallo spioncino per controllare che fossi ancora lì". Fino alla fine della storia, segnata dalla perdita del figlio che Belen aspettava da Corona e dal successivo tentativo di rinsaldare un amore che andava spegnendosi.

Poi l'incontro di Belen con Stefano De Martino, l'uomo che poi ha sposato e dal quale ha avuto un figlio. "Così", scrive Fabrizio Corona "dopo la prima naturale reazione di rabbia, per la prima volta dopo tre anni e mezzo non ti ho più rincorso, perché sapevo che quella luce che dicevi di cercare nei miei occhi non sarebbe più tornata".