Nella maggior parte delle scuole di tutto il mondo la campanella non ha suonato per mesi: lontani dai banchi di scuola, l’educazione di quasi due miliardi di studenti è stata messa a dura a prova. Secondo alcune ricerche i bambini delle elementari, a causa della lunga assenza da scuola, tenderebbero a perdere il 20% delle abilità di lettura e scrittura. Uno scenario complicato, da cui però si può uscire: vediamo come.
Secondo gli esperti, per far ripartire centri estivi e scuole in totale sicurezza, è fondamentale risvegliare un senso di responsabilizzazione collettiva anche per piccole prassi quotidiane che sicuramente miglioreranno la sicurezza e la tranquillità entro le mura scolastiche.
Ingressi scaglionati, classi formate da piccoli gruppi, misurazione della temperatura all’ingresso, mascherine per i più grandi e giochi sanificati per i più piccoli; e ancora, pranzo e sonnellino a distanza di sicurezza e ampio spazio alle attività all’aria aperta.
Queste sono solo alcune delle misure messe in atto dalle scuole per ripartire in tutta sicurezza e consentire ai più piccoli di ritrovarsi con i loro coetanei dopo mesi di distanziamento.
Una delle principali raccomandazioni per i centri estivi è quella di prediligere attività ludiche che permettano ai più piccoli di passare la giornata in modo sereno e piacevole, possibilmente in spazi aperti nel pieno rispetto del distanziamento, come spiega Mariarosa Porro, pedagogista al Baby College di Monza.
Bisognerebbe anche ripristinare il ritorno alla outdoor education, un modello didattico utilizzato soprattutto nel nord Europa che si basa sul legame fra la natura e la valorizzazione dei bisogni educativi dei bambini.
Per favorire il distanziamento, la scuola potrebbe attingere alla tradizione del passato optando, ad esempio, per giochi semplici quanto divertenti quali l’indimenticabile "campana" o il "gioco del tris": disegnati a terra con i gessetti, permettono di giocare in piccoli gruppi e assecondare le necessità motorie dei bambini.
Ecco allora un piccolo vademecum stilato dagli esperti per garantire un ritorno in sicurezza tra i banchi di scuola:
1 - Ripristinare la "outdoor education": nel pieno rispetto del distanziamento sociale, i bambini dovrebbero giocare e studiare quanto più possibile in spazi aperti, ma comunque protetti.
2 - Ritrovare il tempo perduto e riscoprire il valore dell'esperienza: stimolare la creatività e le capacità logiche ispirandosi alla tecnica detta "Loose parts". Si tratta di manipolare elementi naturali, di recupero o di scarto industriale che possono essere spostati, trasportati, combinati, infilati, impilati, separati e rimessi insieme, usati da soli o combinati con altri materiali. Si può utilizzare qualsiasi cosa: scarpe, guanti, il mouse del computer, legnetti e foglie, tappi delle bottiglie, tubi della carta igienica e così via.
3 - Riscoprire i giochi del passato: i giochi di una volta, praticati quando l'attività outdoor era la normalità, favoriscono il naturale distanziamento dei bambini permettendo di giocare a piccoli gruppi.
4 - Prestare massima attenzione all’igiene delle mani: stimolare i bambini con attività ludiche e canzoncine che favoriscano il ricordo e la pratica di un lavaggio delle mani costante e continuo. L'ideale sarebbe anche poter installare corner igienizzanti all’ingresso delle aule e nelle parti comuni, proprio come si fa sulle navi e ormai in tutti i luoghi pubblici.
5 - Puntare sul "blended learning": in vista di una possibile seconda ondata di Covid-19 è importante favorire la giusta sinergia tra lezioni frontali e l’impiego di dispositivi tecnologici, per aiutare i ragazzi a essere più attivi e partecipi in classe e a casa.
6 - Aiutare i bambini a orientarsi in un mondo diverso: utilizzare cartelloni, segnaletica e dispositivi di sicurezza ad hoc pensati per dialogare con i bambini, grazie al design semplice e lineare e a un linguaggio chiaro ed efficace che sia simpatico e chiaro nessuno si sentirà disorientato o fuori posto.
7 - Predisporre l’ambiente adeguatamente: per i più piccoli è importante permettere di assecondare il bisogno motorio nei diversi momenti di inattività o attesa nel corso della giornata. Muoversi in libertà è fondamentale per acquisire consapevolezza di sè e del mondo circostante e per scaricare ansia e paure.
8 - Individuare una routine: stabilire un rito ciclico è fondamentale, soprattutto per i più piccoli, perché li aiuta ad orientarsi a livello spaziale, relazionale e temporale, sviluppando una sicurezza maggiore nel compimento di semplici azioni quotidiane.
9 - Risvegliare un senso di responsabilizzazione collettiva: è necessario che scuola, famiglia, bambini e ragazzi siano consapevoli dell'importanza delle norme igieniche e delle indicazioni ministeriali per evitare che si possa ricadere nell'ondata tanto temuta. La primavera ci è servita per capire quanto sia decisivo l'impegno di tutti per tenere lontano il virus il più possibile.
10 - Investire sulla formazione: sia per gli alunni che per il personale scolastico è importantissimo avere informazioni chiare e precise sull’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. Soprattutto i ragazzi tendono a sottovalutare la necessità di rispettare le norme e materiale didattico ad hoc o anche semplici volantini possono essere un ausilio nel far accettare anche ai più "trasgressivi" l'uso di mascherine e di prodotti igienizzanti da tenere sempre a portata di mano.