Fassina: "Renziani in difficoltà, mie dimissioni atto di responsabilità"
"C'è - spiega il viceministro dell'Economia - un'ambiguità che va sciolta. Vedo un atteggiamento che non è utile al Pd, al governo e all'Italia"
"Le mie dimissioni sono un sacrificio per un'assunzione collettiva di responsabilità". A dirlo è il viceministro dell'Economia, Stefano Fassina, parlando a Mix24 su Radio 24. "C'è - spiega - un'ambiguità che va sciolta. Vedo un atteggiamento che non è utile al Pd, al governo e all'Italia". I renziani, sostiene poi Fassina, "sono in difficoltà. Ma io non sono il capo dell'opposizione interna, ho solo posto un problema di rapporto tra Pd e governo".
"Certamente non andrò a casa, continuerò a dare il mio contributo dalla Camera, e lavorerò per una rifondazione culturale e politica del Partito democratico, perché credo che ce ne sia bisogno", ha quindi spiegato Fassina.
Quanto al nuovo segretario del Pd, Matteo Renzi, il viceministro dimissionario aggiunge: "Renzi giustamente e doverosamente chiede una svolta, perché ha avuto un mandato ampio dagli elettori che l'hanno votato al congresso: si spenda anche con alcuni uomini e alcune donne e per dare coerenza ai propri obiettivi". Tuttavia nell'immediato futuro Fassina vede "una difficoltà ad andare alle elezioni senza una legge elettorale votata dal Parlamento. Un governo Renzi subito mi pare complicato, dal punto di vista del quadro parlamentare".
SU TGCOM24