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Roma, un altro gay si sucida: si è lanciato dal 7° piano

E' il quarto caso in dodici mesi. Il 21enne era probabilmente depresso e su Facebook portava avanti una campagna per una legge contro l'omofobia

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Un ragazzo omosessuale di 21 anni si è suicidato lanciandosi dal settimo piano di uno stabile in via Casilina, nel quartiere di Torpignattara. Il giovane avrebbe provato il suicidio una prima volta pochi minuti prima di lanciarsi nel vuoto. I carabinieri che indagano sul caso non escludono alcuna ipotesi, neanche quella di un disagio legato alla sua omosessualità. Su Facebook aveva iniziato una campagna per la legge contro l'omofobia.

Quarto caso in dodici mesi - Per la quarta volta, dunque, un omosessuale della capitale decide di togliersi la vita. Forse a causa della depressione, forse anche a causa delle pressioni della "società". Su Facebook il ragazzo si chiedeva perché insultare un omosessuale non fosse ancora considerato un reato.

Una delusione d'amore? - I carabinieri, come scrive il Corriere della Sera, non sono certi che sia stata la sua omosessualità a spingere il ragazzo al gesto fatale. Forse una recente delusione d'amore lo ho portato verso la depressione accentuata anche dai problemi con l'alcol. In casa, nel momento del suicidio, c'erano i genitori, il fratello gemello e la fidanzata di quest'ultimo. Tutti interrogati dai carabinieri.

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