Coronavirus, Conte rassicura: "Seconda ondata? Siamo relativamente tranquilli"
Il premier risponde al suo omologo olandese Rutte: "L'Italia ce la farà da sola, dimostriamo il nostro coraggio e la nostra forza"
L'Italia è "in condizione di affrontare con relativa tranquillità i prossimi mesi" anche in caso di una seconda ondata di coronavirus. Lo ha spiegato Giuseppe Conte parlando dei possibili sviluppi della pandemia. Rispondendo a una cittadina che lamentava gli eccessivi allarmismi del governo, il premier ha aggiunto: "Ho solo detto che possiamo affrontare la socialità tenendo le distanze, lavandoci le mani e usando la mascherina quando a contatto".
"Sulla seconda ondata io non ho mai minacciato nulla: ho detto un'altra cosa, che con il piano di controllo territorialmente articolato siamo in condizione di affrontare con relativa tranquillità anche i prossimi mesi", ha precisato Conte parlando nel centro di Roma con una passante che lamenta quelli che a suo dire sono allarmi eccessivi del governo e degli scienziati sulle misure contro il contagio.
Conte sul credito dalle banche - Conte si è poi fermato a parlare anche con commercianti, ristoratori e artigiani. A chi ha parlato degli ostacoli nell'ottenere credito dalle banche, Conte ha risposto, rivolgendosi alle telecamere: "Faccio un appello ai direttori delle agenzie: non è possibile che con una garanzia dello Stato messa a disposizione quasi al 100% non si riesca a erogare un finanziamento a gente che ha famiglie da mantenere. Vi prego, questi signori torneranno nelle vostre agenzie: esaminate queste pratiche. Io tornerò da loro e vorrò sapere come va".
La replica a Rutte: "L'Italia ce la farà da sola" Il premier ha anche replicato alle parole del primo ministro olandese Mark Rutte, che in un'intervista a "7" aveva detto che l'Italia "deve imparare a essere resiliente" e "la prossima volta deve fare da sola". "L'Italia ce la farà da sola", ha spiegato Conte. "Per questo dobbiamo dimostrare il nostro coraggio e la nostra forza. Abbiamo grandissime potenzialità e dobbiamo mettere in condizione il Paese di recuperare il deficit strutturale".
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