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Unioni civili, Serracchiani: "Risposte" Schifani: non si equiparino a famiglia

Il governatore del Friuli, dalla riunione della segreteria Pd, ad Alfano: "Lottiamo sui diritti alle coppie di fatto perché vogliamo un Paese civile"

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La frenata del vicepremier, Angelino Alfano, sulle unioni civili non ferma il Partito democratico. Debora Serracchiani, membro della segreteria del Pd, rilancia: "Noi non vogliamo solo le unioni civili ma un Paese civile. Facciamo una trattativa con chi ci sta perché siamo un Paese che ha bisogno di risposte", ha detto il governatore del Friuli Venezia Giulia. Ma Renato Schifani replica: "No all'equiparazione alla famiglia".

Schifani: "Nessuna equiparazione alla famiglia" - Il presidente del Nuovo Centrodestra infatti afferma, ai microfoni del Tg3: "Un tema di confronto interessante può essere il riconoscimento dei diritti civili alle coppie di fatto. Altro tema sarebbe, invece, quello di equipararle alla famiglia. Noi diremo no, perché automaticamente il rischio sarebbe di passare alla possibilità di adozione nei confronti di figli, i quali, invece, hanno diritto ad avere un padre e una madre e non due padri o due madri".

A confermare le parole del governatore del Friuli (la Serracchiani è intervenuta durante una pausa dei lavori della segreteria del Partito democratico, a Firenze) è il presidente dell'Assemblea del Pd, Gianni Cuperlo: "Non mi pare stupefacente la reazione del centrodestra sul capitolo delle unioni civili. Mi sarei stupito di più se Alfano avesse detto: 'era ora, avanti fino alla meta: diritti e doveri riconosciuti per le coppie gay'. Facciamo fare all'Italia il balzo di civiltà che si merita".

Non solo le unioni civili al centro della riunione della segreteria del Pd. I vertici del partito hanno parlato anche della riforma del sistema di voto, resa necessaria dalla bocciatura, da parte della Consulta, del Porcellum: "Sulla legge elettorale serve una riforma che dia governabilità e nuova credibilità all'Italia - ha spiegato la Serracchiani -. Abbiamo fatto proposte chiare e ora sta agli altri dire se sono d'accordo o no. Noi siamo pronti alla trattativa fino in fondo".

"Niente crisi di governo" - La segreteria Renzi non è al lavoro per disarcionare Enrico Letta. "Nessuno sta lavorando per una crisi di Governo ma per un'agenda forte perché l'esecutivo faccia le cose", ha aggiunto il governatore friulano.

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