Mezzo milione di italiani, di cui quasi 100mila bambini, sono a letto con l'influenza, regina nel rovinare le feste natalizie. Eppure il picco deve ancora arrivare ed è atteso a partire dai giorni successivi all'Epifania. Isolato all'inizio di dicembre 2013, il virus più comune della stagione influenzale in corso è l'AH3N2, compreso nel vaccino di quest'anno.
Negli ultimi giorni del 2013 l'aumento dei malati di influenza si è registrato soprattutto tra i più piccoli, con una incidenza di 4 casi su 1.000 a fronte del dato generale pari a 1,5 casi su 1.000. I consigli per affrontare l'epidemia sono: igiene, riposo, frutta e verdura.
Vaccinare i casi a rischio - "La vaccinazione è lo strumento di prevenzione più efficace ed è fondamentale per le categorie a rischio come i bambini affetti da determinate patologie - spiegano gli esperti dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù -. Tutti coloro che hanno un figlio con una malattia come le cardiopatie, le pneumopatie, il diabete, la fibrosi cistica vaccinino il proprio figlio per evitare che contragga l'influenza - raccomanda Alberto Villani, responsabile di Pediatria generale e Malattie infettive -. Si tratta di categorie a rischio per le quali una semplice influenza può infatti diventare una malattia di particolare rilevanza. Per tutti i bambini in buona salute è sufficiente fronteggiare i sintomi avvalendosi del consiglio del proprio pediatra, somministrare farmaci per la febbre e tenere le vie respiratorie il più libere possibile. Insomma i tipici comportamenti che i genitori di bambini ormai non più piccoli conoscono molto bene".
I metodi di trasmissione del virus - Una persona infetta può trasmettere il virus molto facilmente prima ancora che appaiano i sintomi: bastano un colpo di tosse, uno starnuto, una stretta di mano. Vaccinandosi si proteggono i familiari, i colleghi e i pazienti, specialmente quelli che rischiano di avere, con l'influenza, gravi complicazioni.
Il medico va consultato se i sintomi non spariscondo dopo i cinque giorni e il rischio di contagiare gli altri c'è dal momento in cui si contrae il virus fino a 5-7 giorni dopo la scomparsa dei sintomi. Lavare spesso le mani, coprire la bocca in caso di tosse e starnuti, usare fazzoletti di carta e mascherine in caso di contatto con altre persone sono i modi più efficaci per limitare il contagio.
Dopo 4-5 giorni si possono riprendere le normali attività, comprese quelle sportive, e potrà essere utile assumere un multivitaminico per qualche giorno, una volta scomparsi i sintomi della malattia.