Si era rifiutato di indagare sulla morte di Giuseppe Uva, giovane operaio gruista deceduto al pronto soccorso di Varese per le percosse probabilmente subite durante un pestaggio nella caserma dei carabinieri, subito dopo l'arresto per ubriachezza. Ora il pm Agostino Abate finirà sotto processo, dopo che il ministro della Giustizia Cancellieri ha avviato un’azione disciplinare nei suo confronto. Il Csm lo accusa di ignoranza e negligenza.
Sul pm Abate pesa più di un'ombra, circa il modo con cui ha condotto le indagini. Non ha mai ascoltato Alberto Bigioggero, amico di Uva e presente in caserma, anche se in un'altra stanza, al momento del presunto fatale pestaggio. Non ha mai ascoltato le denunce della sorella della vittima, Lucia Uva, addirittura indagandola per diffamazione aggravata.
E' accusato, dopo che il medico portato in giudizio era stato assolto (Abate ha sempre sostenuto che Giuseppe Uva fosse morto per negligenza del personale sanitario dell'ospedale), di non aver condotto ulteriori indagini per chiarire la dina,mica dei fatti, discolpando sempre le forze dell'ordine arrivando, secondo quanto riferito al Csm, a intimidire il collegio dei periti durante il procersso a carico dei sanitari.
Infine, il gip di Varese ha imposto nuove indagini ad Abate, rifiutando le sue richieste di archiviazione. Indagini ostinatamente mai condotte. Ora l'epilogo, con il processo al pm.