Durante i mesi di lockdown mondiale, la casa è diventata centrale nella vita di ognuno di noi. La reclusione forzata è stata per tanti l'occasione per capire in cosa la propria abitazione non rispondeva ai bisogni della famiglia e per pensare a come migliorarla. Un ruolo chiave nella ricerca della soluzione dei sogni l'hanno giocata i portali più all'avanguardia, soprattutto quelli come Idealista che hanno consentito di superare i divieti di spostamento effettuando le visite virtuali. TgcomLab ha intervistato Antonio Giordano e Luca Frassi, Co Ceo del portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia.
Cos’è Idealista e perché ha innovato il settore immobiliare?
Frassi: Idealista è un portale immobiliare nato nel 2000 in Spagna da tre cofondatori, ancora presenti nella società. Nel 2006 ha dato il via al processo di internazionalizzazione che ha portato l’Italia a diventare il secondo Paese. Dal 2013 siamo anche in Portogallo. Vogliamo essere il punto di incontro tra domanda e offerta del settore immobiliare, dando molto spazio a chi vende (agenzie, costruttori, privati) e offrendo all’utente l’offerta più completa. Da sempre puntiamo molto sul contenuto visivo e multimediale, con una rete di fotografi professionisti per raccontare gli immobili in maniera più dettagliata.
Giordano: Il maggior pregio di Idealista è di avere una incredibile capacità di reazione. Siamo stati bravi a superare ben tre crisi (nel 2001, nel 2008 e nel 2020 con il Covid-19). Adesso abbiamo rivisto tutte le domande e ci siamo rimessi in gioco. In soli due mesi di lockdown abbiamo integrato il nuovo servizio 3D e inserito il filtro per le visite virtuali degli immobili, integrato il servizio di chat e consentito le modifiche dell’annuncio in tempo reale
Cosa differenzia Idealista da servizi analoghi?
Frassi: Nonostante la presenza in ben 3 paesi, 700 dipendenti e un fatturato rilevate, ci sentiamo ancora una start-up. Siamo attenti alle novità del mercato e sappiamo che operiamo in un settore molto dinamico. Sappiamo che adesso la navigazione avviene principalmente da mobile. Siamo riusciti a costruire un team che in un contesto difficile ha reagito alla grande.
Giordano: Mai come in questo momento la vocazione tecnologica di Idealista è chiara. Abbiamo un vantaggio competitivo sugli altri player del mercato perché abbiamo avuto sempre chiaro l’obiettivo finale: prendere per mano l’utente e aiutarlo a superare l’ansia della ricerca della casa. L’essere in tre mercati diversi ci agevola perché il know-how di un Paese è utile anche negli altri. L’Italia è stata per esempio apripista nel passaggio allo smart working entrando nell’emergenza Covid prima di Spagna e Portogallo.
Come si è evoluto il mercato immobiliare in era Covid-19?
Frassi: La ripartenza è stata più forte di quanto preventivato, c’è stato un accumulo di domanda che si è sbloccata all’improvviso, e poi molte persone in questi ultimi due mesi si sono accorte che la loro casa non rispondeva ai loro bisogni. Sono esplose le ricerche di abitazioni con terrazzi, giardino, in generale maggiore spazio, adesso anche lontano dal centro. In termini di traffico e di lead c’è stato un forte risveglio. Ci aspettiamo che il trend continui nel medio periodo, compatibilmente con le preoccupazioni economiche. Del resto sono cambiati le abitudini di lavoro: se si deve andare in ufficio solo due volte a settimana si è disposti a fare magari più strada in cambio di una metratura più generosa e qualche confort in più.
Giordano: Speriamo che non ci sia una ricaduta della Pandemia e speriamo che le aziende mantengano almeno in parte lo smart working. Il rimbalzo della curva delle ricerche per gli acquisti era atteso, ma abbiamo registrato anche una impennata degli affitti. Chi preferisce vedere come evolverà il mercato immobiliare, opta per la locazione, così come chi è in cassa integrazione e non ha potuto ottenere un mutuo a causa della crisi attuale.
Come siete arrivati a ricoprire l'incarico attuale?
Frassi: Sono Ingegnere delle comunicazioni dopo la laurea al Politecnico di Milano. Dopo una prima esperienza in Alcatel, sono entrato in Idealista nel 2006, in concomitanza del debutto sul mercato italiano, e nel ruolo di Operation Manager coordinavo l’attività di produzione sul territorio italiano. Dalle operation sono poi passato alla parte commerciale per approdare alla responsabilità come Co Ceo.
Giordano: Sono nato e cresciuto a Reggio Calabria e mi sono laureato in Scienze forestali. Dopo un progetto di tesi sperimentale, nel febbraio 2010 mi sono trasferito in Spagna. Dopo appena un mese, sono entrato in Idealista, passando dal commerciale al ruolo attuale di Co Ceo. Ho da poco concluso un Mba presso la IE Business School di Madrid, e sono anche papà di due bimbi.
Qual è la competenza più importante chiesta a un manager oggi?
Frassi: Quando si parla di valori si parla di un punto chiave per l’azienda. Idealista è davvero una famiglia basata su rispetto e trasparenza, con una grande capacità di reagire velocemente all’evolversi delle situazioni. Al Covid-19 abbiamo reagito bene perché il cambiamento fa parte del nostro modus operandi da sempre.
Giordano: La parte di competenza tecnica è importante, ma soprattutto serve una buona intelligenza emotiva. Si considera una soft skill, ma è secondo me la competenza fondamentale.
Come vi tenete aggiornati?
Frassi: Al di là della formazione continua più istituzionale, come Idealista cerchiamo di incontrare il nostro cliente finale, l’agenzia immobiliare, in contesti formali (in ufficio) e poi informali. Ci interessa capire il feedback in tempo reale.
Giordano: L’ascolto resta una skill indispensabile. E poi guardiamo al mercato internazionale, anche a quello americano.
Come trascorrete il vostro tempo libero?
Frassi: Ho due bambini, uno di sei anni e una di un anno e mezzo. Fuori dal lockdown la possibilità di passare tempo con la famiglia è oggi diventata la priorità, ma mi piace anche viaggiare e andare in barca a vela.
Giordano: Ho la passione del rugby e gioco anche qui in Spagna. E poi la subacquea, spero di tornare presto a immergermi a Scilla.