Sarebbe stata l'amante a uccidere con decine di coltellate Angelo Radatti, l'imprenditore di 57 anni il cui cadavere fu ritrovato il 7 dicembre nella sua auto nelle campagne di Poggio Imperiale (Foggia). La donna, Anna Maria Lombardi, di 42 anni, di Apricena, è stata fermata dai carabinieri come principale indiziata del delitto.
Gli inquirenti affermano che ad incastrare la donna sono stati un paio di guanti in lattice di cui si era liberata e sui quali sono state trovate tracce biologiche della vittima. Secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori, l'omicidio sarebbe avvenuto al culmine di una ennesima lite tra i due che avevano una relazione da 13 anni. La donna, che è vedova e madre di due figli, avrebbe reagito con furia all'ennesimo rifiuto dell'uomo di lasciare la sua famiglia per ufficializzare il loro rapporto.
"Si tratta di una indagine ottimamente condotta dai carabinieri - ha dichiarato nel corso della conferenza stampa il pm Sofia Anfossi - che fin dal primo momento hanno individuato la pista corretta da seguire, e quelli che erano indizi sono diventati prove certe, grazie anche agli strumenti di indagine più innovativi. In questa circostanza, i riscontri del Ris sui reperti di natura biologica che abbiamo rinvenuto, sono stati determinanti''.
Il corpo di Radatti fu trovato sul sedile posteriore della sua Fiat Punto in un tratturo nelle campagne di Poggio Imperiale: era stato raggiunto da una novantina di coltellate scagliare con furia. La vettura era stata poi data alle fiamme. Nell'abitacolo i carabinieri ritrovarono il coltello usato. Per le modalità dell'omicidio, si pensò subito che il movente fosse passionale.