Troppi gli avanzi di cibo che finiscono in pattumiera. Uno spreco di soldi che in Italia vale 8,7 miliardi di euro, pari allo 0,5% del Pil. Dati rilevanti sia dal punto di vista economico che ambientale, visto che buttare prodotti alimentari significa sperperare l'energia elettrica e l'acqua utilizzati per produrli e il combustibile impiegato nel trasporto. Se ne è parlato in occasione della presentazione del gruppo di lavoro per la definizione del Piano nazionale di prevenzione dello spreco alimentare (Pinpas).
Pattumiere stracolme di cibo - In base ai dati dell'Osservatorio Waste Watcher, ogni famiglia italiana butta in media circa 200 grammi di cibo la settimana. Per Last Minute Market, inoltre, in un anno si potrebbero recuperare in Italia 1,2 milioni di tonnellate di derrate che rimangono sui campi, oltre 2 milioni di tonnellate di cibo dall'industria agro-alimentare e più di 300mila tonnellate dalla distribuzione. E i soli settori agricolo, industriale e distribuzione, contano insieme sprechi alimentari pari allo 0,2% del Pil.
Istituita una Giornata nazionale - Per sensibilizzare sul tema è stata lanciata la Giornata nazionale contro lo spreco alimentare, che si celebrerà il 5 febbraio di ogni anno. Il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando ha precisato: "E' un paradosso che mentre aumentano le persone che hanno difficoltà ad accedere alle risorse alimentari, siano sempre più gli sprechi di cibo".