Sigaretta elettronica, emendamento ripristina il divieto in bar e locali
La richiesta è già stata approvata dall'Aula del Senato durante l'esame del dl "Salva Roma" ed è stata accolta anche dalla commissione Bilancio: se passerà anche alla Camera, tornerà il divieto di "svapo" introdotto dal decreto Lavoro e poi cancellato dal decreto Istruzione
Si estende alle sigarette elettroniche il divieto di pubblicità e lo stop al loro utilizzo nei locali chiusi non riservati ai fumatori. Lo prevede un emendamento al dl salva Roma approvato dall'Aula del Senato, già accolto dalla commissione Bilancio. In Italia il tentativo di limitare l'uso delle sigarette elettroniche era già stato fatto in estate con il decreto Lavoro, poi cancellato a novembre con il decreto Istruzione.
Fino ad ora era vietata la vendita ai minori di 18 anni delle sigarette elettroniche con nicotina, attraverso un'ordinanza del ministero della Salute che, operativa per un anno da fine luglio, non consente più di "svapare" a ragazzi, ma anche agli insegnanti, nei luoghi chiusi degli istituti scolastici e dei centri di formazione professionale. Il divieto di vendita agli under 18 dovrebbe diventare stabile con l'approvazione del ddl Lorenzin, che ha avuto il via libera definitivo del Consiglio dei ministri e dovrà ora passare al vaglio del Parlamento, e che tra le varie deleghe contiene anche un capitolo sulla "prevenzione dei rischi connessi all'uso di sigarette elettroniche" oltre a "sanzioni per vendita e uso scorretto".
Quest'estate era stato anche previsto che si dovessero applicare le norme su pubblicità e tutela dei non fumatori della legge Sirchia anche alle sigarette elettroniche, equiparandole in tutto e per tutto alle "bionde". In autunno, poi, con il decreto Istruzione e non senza polemiche, il divieto di "svapare" in bar, ristoranti, cinema, uffici e mezzi pubblici era caduto, così come si era attenuato il divieto assoluto degli spot, per i quali comunque sono previsti limiti a tutela dei minori.
Ora l'emendamento, presentato del senatore leghista Stefano Candiani, approvato anche in Aula a Palazzo Madama, se sarà confermato a Montecitorio dovrebbe ripristinare il divieto dell'utilizzo nei locali chiusi non riservati ai fumatori così come lo stop alla pubblicità.
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