Pussy Riot e Greenpeace, ok amnistia Decisivo l'intervento di Putin
La Duma ha approvato il progetto presentato dal presidente
La notizia, molto attesa, era comunque nell'aria: la Duma russa ha infatti approvato in via definitiva il progetto di amnistia presentato dal presidente Vladimir Putin. Secondo il testo finale, beneficeranno del provvedimento anche le Pussy Riot e gli attivisti di Greenpeace.
In terza e ultima lettura, il progetto di legge è stato votato da 446 deputati all'unanimità, come riferisce l'agenzia Itar-Tass. Il testo finale concede l'amnistia a chi viene condannato a reati che prevedono meno di cinque anni di reclusione e per gli imputati di reati minori in attesa di giudizio, incluso quello di "teppismo", e alle madri di figli minori.
Dalla normativa trarranno dunque beneficio sia le due Pussy Riot, Nadezhda Tolokonnikova e Maria Aliokhina, sia i 30 attivisti della nave Arctic Sunrise di Greenpeace. La sanatoria favorisce inoltre categorie come gli anziani oltre i 60 anni, i disabili, le donne incinte, i poliziotti e i militari.
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