Etna: aeroporto di Catania chiuso, Comiso usato come scalo alternativo
Nella notte un'altra spettacolare eruzione con fontane di lava e lapilli
Lo scalo di Comiso sarà utilizzato quale alternato dell'aeroporto di Catania, chiuso per l'emergenza cenere lavica dell'Etna. La decisione è stata adottata dopo verifiche tecniche di aeronautica militare, Enac, Enav e compagnie aeree.
Le compagnie aeree si stanno coordinando per organizzare le operazioni: due arrivi e due partenze l'ora. "Grande soddisfazione" è stata espressa dai vertici di Sac e Soaco, che gestiscono gli scali di Catania e Comiso, nel darne notizia. "Serve ora monitorare con attenzione la situazione - affermano in una nota congiunta le due società - ma un passo avanti molto importante è stato fatto. Si è infatti aperta una procedura che, al di là della contingenza di questi due ultimi giorni, non può che portare al rafforzamento della già forte sinergia fra i nostri scali. Un doveroso grazie - concludono Sac e Soaco - va a aviazione militare, Enac ed Enav per la collaborazione e per aver recepito in tempi brevissimi le nostre ragioni".
Sembra essersi stabilizzata, ma su alti livelli di energia alta l'attività stromboliana sull'Etna. Lo evidenziano i valori dell'ampiezza del tremore nei condotti magmatici del vulcano rilevati dell'Ingv di Catania, che restano al momento invariati. "Dal nuovo cratere di Sud-Est - conferma il direttore della sede di Catania, Eugenio Privitera - è ancora in corso una vivace attività stromboliana, accompagnata dall'emissione di una colata di lava, ancora alimentata, che si estende verso la desertica Valle del Bove, senza creare problemi per centri abitati, né per le persone. Dalla stessa bocca - aggiunge Privitera - continua la fuoriuscita di cenere lavica che forma una nube eruttiva. Il vento la sposta verso sud, e questo crea problemi all'aeroporto di Catania".
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