Si lamentavano della crisi economica che faceva diminuire il volume d'affari. E poi c'erano i controlli dei carabinieri che tenevano lontani i clienti. Non sapevano di essere intercettate dai carabinieri le due "maitresse" che gestivano 8 case d'appuntamenti nel centro storico di Genova. Sono state arrestate assieme a due insospettabili imprenditori, che mettevano a disposizione - per 50 euro al giorno - gli appartamenti dove lavoravano le prostitute.
Mentre gli investigatori registravano tutto, una di loro, come un qualunque imprenditore diceva che la mancanza di denaro aveva fatto diminuire i clienti, quindi bisognava chiedere che venissero abbassati anche i canoni di affitto di quei locali. In queste immagini dei carabinieri ecco le alcove che sono state sequestrate, proprio nel cuore dei vicoli cantati da De Andrè. In alcuni casi si trattava di magazzini al piano strada trasformati in alloggi. Fondi di proprietà di insospettabili imprenditori italiani - molto conosciuti a Genova perchè titolari di case di riposo per anziani - che sono stati arrestati assieme alle maitresse sudamericane. Erano proprio le due donne a decidere di prezzi delle prestazioni - e, sempre per combattere la crisi, a volte si praticavano tariffe scontatissime dai 10 ai 70 euro - e soprattutto scegliere le ragazze da far prostituire. "Devono essere magre ma formose - dicono in un'intercettazione - perchè così attirano più clienti".