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Cdm abolisce finanziamento ai partiti Grillo a Letta: renda i 45 milioni del Pd

Il premier, annunciando il decreto approvato dal governo, commenta: "Promessa mantenuta". Ma il leader M5s replica: "Basta chiacchiere"

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Il Consiglio dei ministri ha adottato un decreto legge per abolire il finanziamento pubblico dei partiti. A preannunciare la notizia era stato il presidente del Consiglio, Enrico Letta, su Twitter: "Avevo promesso ad aprile abolizione finanziamento pubblico partiti entro l'anno. L'ho confermato mercoledì. Ora in Cdm manteniamo la promessa".

L'abolizione arriva per decreto - Il Consiglio dei ministri il 31 maggio aveva approvato un disegno di legge per abolire gradualmente il finanziamento pubblico ai partiti, sostituendolo con un sistema di incentivazione fiscale per i contributi dei privati cittadini. Il decreto odierno si è reso necessario per evitare uno slittamento dell'entrata in vigore della riforma: dopo il sì alla Camera, il ddl giace infatti in commissione al Senato, dove rischiava di restare bloccata almeno fino a gennaio.

Letta: "Con il 2 per mille potere ai cittadini" - "Il decreto è il testo della legge approvata dalla Camera senza la parte della delega che non può essere compresa in un dl", ha spiegato il premier. Con l'abolizione del finanziamento pubblico dei partiti, ha sottolineato, "assegniamo tutto il potere ai cittadini". Entrando nel merito del testo, Letta ha aggiunto: "Il cittadino che vuole dare un contributo a un partito lo può fare attraverso il 2 per mille o con contribuzione volontaria. Il sistema non frega il cittadino perché l'inoptato rimare allo Stato".

Dal 2017 resteranno solo le erogazioni volontarie - Il decreto prevede un periodo transitorio di tre anni. A regime, nei piani del governo, nel 2017 gli unici canali di finanziamento dei partiti dovrebbero essere le erogazioni volontarie. La contribuzione volontaria dovrebbe partire dalla dichiarazione dei redditi 2015 relativa all'anno precedente.

Alfano: "Partiti dovranno convincere cittadini" - "I cittadini faranno donazioni solo se si fideranno dei partiti, è una sfida per i partiti che si presentano agli elettori". Così il vicepremier, Angelino Alfano, esprimendo soddisfazione per il dl sull'abolizione del finanziamento pubblico. "La scelta di agevolazione fiscale risponde alla filosofia di proteggere la democrazia", ha aggiunto il leader Ncd.

Per partiti bilanci certificati, stop scandali - Nella nuova disciplina sul finanziamento dei partiti è previsto anche l'obbligo della certificazione esterna dei bilanci dei partiti politici. "Questo meccanismo molto stringente - ha affermato Letta - renderà impossibile si torni agli scandali degli anni scorsi".

Quagliariello: "Ora ridurre numero parlamentari" - A confermare l'abolizione per decreto è stato anche il ministro delle Riforme, Gaetano Quagliariello, che su Twitter scrive: "E una è andata: abolito il finanziamento pubblico ai partiti! Ora avanti con riduzione del numero dei parlamentari. Ecco i fatti".

Grillo: "Basta con le chiacchiere" - All'annuncio del premier il leader del M5s, Beppe Grillo, ha così replicato: "Basta con le chiacchiere Enrico Letta. Restituisci ora 45 milioni di rimborsi elettorali del Pd a iniziare da quelli di luglio". "Per rinunciare ai finanziamenti pubblici - ha aggiunto - è sufficiente non prenderli come ha fatto il M5s che ha rinunciato a 42 milioni di euro. Il decreto legge di Letta è l'ennesima presa per il culo. L'ennesimo tweet".

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