MALATA DI SLA

Stamina, ok del giudice al trattamento per Noemi: subito infusione d'urgenza

Il papà della bimba: "E' bellissimo". La terapia somministrata a Brescia

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I giudici de L'Aquila danno il via libera al metodo Stamina per Noemi, la bimba di 18 mesi di Guardiagrele (Chieti). In precedenza la cura era stata negata dallo stesso tribunale per la piccola, affetta da Sla, che potrà ora seguire la terapia agli Spedali civili di Brescia. "E' bellissimo", commenta Andrea Sciarretta, il papà della bimba. L'infusione d'urgenza sarà praticata agli Spedali civili di Brescia. 

"L'ordinanza è definitiva", ha spiegato il padre della bimba che con il suo avvocato aveva presentato reclamo al no del giudice. E al governatore della Regione Abruzzo, Chiodi, Andrea dice: "Ora non ha più scuse".

La vicenda - La storia di Noemi comincia da Guardiagrele, cittadina abruzzese di circa 10mila abitanti, in provincia di Chieti. La bimba ha un fratellino, Mattia di 5 anni, non affetto da questa terribile malattia genetica che colpisce soprattutto i bambini e progressivamente atrofizza i muscoli, riducendo via via la cassa toracica e impedendo ai polmoni di espandersi e quindi di respirare. Il 25 novembre scorso un "no" al metodo Stamina per Noemi dal giudice del lavoro dell'Aquila; prima altri due dei giudici di Chieti.