Paura per gli studenti

Scuola occupata: vigilantes armati irrompono nell'istituto

Studenti occupano una scuola superiore di Pomigliano ma vengono fermati dai vigilanti privati, che armati fanno irruzione nell’edificio scolastico. Gli studenti denunciano l’esplosione di tre colpi di arma da fuoco

© Tgcom24

Spari in una scuola in provincia di Napoli. Autore del gesto un vigilante privato, chiamato lunedì scorso per cercare di evitare il tentativo di occupazione da parte degli studenti. La storia è apparsa qualche giorno fa su siti di informazione locali ed è stata segnalata dagli studenti coinvolti nell’accaduto al portale specializzato Skuola.net. Dopo accurate indagini il portale è n grado di confermarela veridicità della storia, secondo quanto riportato dal Comandante della Stazione dei Carabinieri di Pomigliano. La stessa fonte conferma che il vigilante è stato addirittura denunciato per uso improprio di arma da fuoco.

TASK FORCE ANTI OCCUPAZIONE - L’ITI Barsanti di Pomigliano già da tempo viene difeso da un servizio di vigilanza privata, “richiesto espressamente da alcuni genitori in consiglio di istituto, in quanto la scuola è stata più volte vittima di azioni criminali”. Così ha spiegato il Dirigente Scolastico a Skuola.net, ricordando che recente la scuola è stata oggetto di furti, danneggiamenti e addirittura un tentativo di incendio nel corso della notte. Così al tentativo di occupazione dell’Istituto da parte degli studenti, scatta l’intervento del servizio di vigalanza privata. Per impedire la barricata,uno dei vigilantes tira fuori la pistola e spara due colpi. Fin qui, la storia è stata confermata dal Comandante della stazione dei Carabinieri di Pomigliano, che ai microfoni di Skuola.net conferma che “i ragazzi volevano occupare la scuola e uno di questi vigilanti che presenziava la scuola, per impedirlo, ha sparato in aria due colpi. A causa di questo uso improprio dell'arma è stato da noi denunciato”. Tuttavia i Carabinieri non possono confermare le ulteriori accuse che giungono dagli studenti, in quanto essi non hanno sporto alcuna denuncia.

GLI STUDENTI ACCUSANO: CIHA PUNTATO LA PISTOLA IN FACCIA - Gli studenti presenti infatti denunciano fatti ben più gravi oltre alla versione ufficiale data dall’Arma. Uno dei due vigilantes, dopo aver richiesto agli studenti di aprire la porta della scuola, avrebbe sparato due colpi sullo stesso per forzare il catenaccio che ne sbarrava l’accesso. I ragazzi all’interno dell’Istituto sono quindi scappati al piano superiore, dove hanno avvertito il rumore di un ulteriore sparo. Di lì a poco è piombato sui presenti, puntando in faccia a uno di loro la pistola e colpendolo con uno schiaffo. Lo sparuto gruppo di studenti che avevano tentato l’occupazione sarebbe poi stato fatto uscire dalla scuola sempre con la pistola puntata, tra minacce verbali e insulti di vario tipo. Uno di loro, che ha raccontato questa versione dei fatti al giornalista di Skuola.net, ha commentato “Tu (rivolto all'intervistatrice) non eri presente, ma se avessi visto la faccia di quel vigilante aveva così tanta rabbia, che non puoi capire cosa ho provato in quel momento. Avevamo paura che ci sparasse: ci ha puntato la pistola in faccia, aveva già sparato 3 colpi, ha dato uno schiaffo al mio amico. Non riuscivo neanche a camminare. Il vigilante poteva comportarsi così se minacciato, ma nessuno gli aveva fatto niente".

IL NO COMMENT DEL PRESIDE - Non poteva mancare anche la versione del preside dell'Iti Barsanti, teatro di questi fatti inquietanti. Il quale, preferendo non rilasciare dichiarazioni sull'avvenimento, ha solamente sottolineato che la scuola ha ripreso le lezioni e che "il vigilante è intervenuto in quanto era stato dato l'allarme", senza specificare altro. Il preside ha sottolineato inoltre l'atmosfera concitata della mattinata "alcuni professori erano molto spaventati perché pensavano di essere rimasti bloccati dentro la scuola, che ci potessero essere malviventi, qualcuno ha avuto un malore", ma sul resto dei fatti nient'altro da aggiungere.

IL SINDACATO DEI PRESIDI, NO A MILITARIZZAZIONE SCUOLA - Il vicepresidente dell'Associazione Nazionale Presidi, Mario Rusconi, commenta:"Una totale anomalia, un fatto davvero grave: non capisco come possa essere successa una cosa simile, visto che la sicurezza di un luogo pubblico come la scuola deve essere amministrata da Carabinieri e Polizia, non da vigilanti privati. Non è ammesso dalla normativa rivolgersi a ditte di vigilanza privata. Guai a militarizzare la scuola come in certe zone depresse del mondo".