162 I FERITI

Yemen, attacco kamikaze fa strage in un ospedale a Sanaa: 52 le vittime

L'attentato al ministero Difesa, un grande complesso che comprende il nosocomio dove sono rimasti uccisi anche due medici tedeschi. 162 i feriti

© Ansa

Cinquantadue persone, tra medici, infermiere e pazienti, sono rimasti uccisi in un attacco suicida al ministero della Difesa di Sanaa in Yemen. Sette le vittime straniere, tra cui due medici tedeschi. I feriti sono 162. Nessun italiano è rimasto coinvolto nell'esplosione, fa sapere la Farnesina. I connazionali presenti nel Paese sono stati avvisati via sms dall'Unità di crisi e invitati ad essere prudenti.

Si tratta di uno dei più cruenti attentati degli ultimi 18 mesi nel Paese, sottolinea il comitato per la sicurezza locale. Un kamikaze si è fatto saltare in aria all'ingresso dell'immenso complesso, che comprende anche il nosocomio, nel centro della capitale. E, poi, miliziani armati fare irruzione, in un blitz il cui bilancio cresce di ora in ora.

E includerebbe anche un parente del presidente yemenita, Abd Rabbo Mansur Hadi, mentre - secondo le prime indicazioni - si sarebbe salvato il novantenne fratello dello stesso presidente, Ahmed, che era ricoverato nell'ospedale ed è poi stato trasferito in un altro nosocomio.

L'attacco, in un Paese che attraversa una difficile fase di transizione e in cui sono frequenti gli attacchi di Al Qaeda contro esercito e forze di sicurezza, ha preso di mira in particolare l'ospedale del ministero e due edifici vicini. Tra le vittime molti sono stati i sanitari, tra cui anche stranieri (due medici tedeschi e due vietnamiti, due infermiere filippine ed una indiana), oltre ad almeno 45 pazienti.

Il ministero della Difesa ha detto che "la situazione è stata riportata sotto controllo", dopo che "la maggior parte degli assalitori sono stati uccisi". In una nota, diffusa dall'agenzia Saba, il ministero sottolinea che gli attentatori "hanno approfittato di lavori in corso per il loro atto criminale".

Una densa colonna di fumo si è alzata dal luogo dell'esplosione e della successiva incursione, vicino a Bab al Yemen (La "porta dello Yemen"), all'ingresso dell'antico centro di Sanaa. La tv ha mostrato cadaveri con segni di pallottole o carbonizzati all'ingresso dell'ospedale, affermando che erano quelli di alcuni degli assalitori. Le immagini mostrano anche auto distrutte e sale dell'ospedale devastate.

L'azione non è stata rivendicata, ma negli ultimi mesi si sono moltiplicati, specie nel sud e nel sud-est dello Yemen, gli attacchi di Al Qaeda contro le forze governative, anche se raramente rivendicati.

L'assalto è avvenuto mentre segna il passo il processo di dialogo nazionale avviato un anno e mezzo fa con l'insediamento di Hadi presidente ad interim. Obiettivo è arrivare ad una nuova Costituzione dopo la deposizione dell'ex presidente Ali Abdallah Saleh, nel 2011, seguita a mesi di proteste popolari e scontri tra diverse fazioni delle forze armate e milizie tribali. Una lunga crisi che ha provocato un indebolimento del potere centrale e un rafforzamento non solo delle milizie legate ad Al Qaeda, ma anche dei secessionisti nel sud del Paese e dei ribelli sciiti Zahiditi nel nord.

Tra gli attentati più gravi, rivendicato da Al Qaeda, quello che nel luglio del 2012 uccise oltre 90 militari che stavano provando una parata a Sanaa. AD agosto scorso un allarme degli Usa per possibili attacchi terroristici in Medio Oriente causò la chiusura temporanea di diverse ambasciate occidentali a Sanaa e delle sedi diplomatiche in altri Paesi della regione.