Carta, vetro e acciaio sono gli imballaggi più riciclati in Italia, nel quadro di una crescita generale, del 65%, nel recupero dei contenitori. Nonostante la contrazione dei consumi abbia ridotto sostanzialmente la produzione dei rifiuti. Questa l'istantanea scattata dal rapporto "L'Italia del riciclo" promosso da Fise Unire, l'associazione di Confindustria che rappresenta le aziende del recupero rifiuti, e dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile.
Tendenza in crescita - L'industria del riciclo rifiuti, si spiega nel rapporto, nonostante l'impatto della crisi continua a crescere. Nel 2012 si è registrato un aumento per gli imballaggi del 2% rispetto al 2011 rapporto riciclo-immesso al consumo, più 0,5% in valori assoluti. La carta viene riciclata all'84%, il vetro al 71% e l'acciaio al 75%. Sono state riciclate 7,546 milioni di tonnellate di scarti nel 2012. Cresce il recupero anche nel settore tessile (più 20%) e quello della frazione organica (4,5 milioni di tonnellate recuperate). Tra i buoni risultati spicca "il primato europeo del nostro Paese per il reimpiego dei materiali ottenuti dalla demolizione dei veicoli a fine vita".
Obiettivo rifiuti zero - Margini di miglioramento ci sono invece per gomma, rifiuti elettronici, frazione tessile e inerti da costruzione. Fise Unire e Fondazione sviluppo sostenibile affermano: "E' necessario che il Governo sostenga una seria politica per lo sviluppo del riciclo per renderlo "competitivo" con idonei strumenti economici e disincentivando lo smaltimento in discarica".