Potrebbe rientrare già nel prossimo pacchetto "carceri", l'istituzione della figura del Garante nazionale dei detenuti. Lo ha annunciato Anna Maria Cancellieri, spiegando che il provvedimento potrebbe essere presentato già nei prossimi Consigli dei ministri. L'organo indipendente sarà "preposto a una tutela extra-giudiziale dei diritti di quanti si trovano ristretti negli istituti penitenziari".
"Al Garante - ha spiegato il ministro, intervenuta ad un convegno su amnistia e indulto promosso dalla Commissione diritti umani presieduta dal senatore Luigi Manconi - saranno attribuiti compiti di interpello dell'amministrazione penitenziaria, affinché provveda in tempi brevi a dare attuazione alle istanze legittime dei detenuti".
"In questa prospettiva gli sarà riconosciuta la facoltà di proporre, anche avvalendosi della collaborazione degli organismi forensi e delle associazioni di volontariato, reclamo alla magistratura di sorveglianza, in luogo e per conto dei detenuti, in caso di inadempienza dell'amministrazione. Peraltro, attraverso il Garante nazionale dei detenuti, potremo almeno parzialmente ottemperare - ha spiegato la Cancellieri - a un preciso obbligo internazionale che chiede all'Italia di istituire, entro la prossima primavera, un'autorità indipendente di monitoraggio dei luoghi di privazione della libertà".
Indulto, Napolitano: "Aula faccia qualcosa" - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, torna a parlare di indulto e ribadisce: "Il Parlamento deve avere il senso di responsabilità necessario per dire che vuole" concretizzare il provvedimento. In caso contrario, sottolinea durante un convegno in Senato, dica "che non è necessario", nonostante la sentenza della Corte di Strasburgo (che prevede il termine del 28 maggio 2014 per superare l'emergenza carceri). "Il mio messaggio - chiarisce poi - non è un prendere o lasciare: il Parlamento è libero di fare le sue scelte".