Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, torna a parlare di indulto e ribadisce: "Il Parlamento deve avere il senso di responsabilità necessario per dire che vuole" concretizzare il provvedimento. In caso contrario, sottolinea durante un convegno in Senato, dica "che non è necessario", nonostante la sentenza della Corte di Strasburgo. "Il mio messaggio - chiarisce poi - non è un prendere o lasciare: il Parlamento è libero di fare le sue scelte".
Secondo Napolitano un provvedimento delle Camere sarebbe "innanzitutto necessario per ottemperare alla decisione della Corte di Strasburgo, oppure prendersi la responsabilità di considerarlo non necessario sapendo che c'è una scadenza che è quella del maggio 2014 posta appunto dalla Corte dei dritti di Strasburgo".
Il presidente della Repubblica è quindi tornato sul suo messaggio dello scorso ottobre, che allora venne risucchiato dalle polemiche sulla decadenza da parlamentare di Silvio Berlusconi, che "indicava l'esigenza di misure strutturali per evitare un ulteriore nuovo affollamento e anche la possibilità di un indulto seguito anche da un'amnistia. Ma di un indulto".
Napolitano ha infine citato gli interventi del convegno di questa mattina in Senato come quello di Gustavo Zagrebelsky definito "una relazione molto forte che ha sostenuto essere l'indulto la sola misura capace di ottemperare alle fortissime raccomandazioni, per non dire intimazioni, della Corte di Strasburgo" per quello che "non è un prendere o lasciare ma è un modo per richiamare l'attenzione su un problema drammatico e su un dovere ineludibile".