Seat completa la gamma della Leon con la variante di carrozzeria station wagon. E lo fa con una gamma motori moderna, efficiente e interamente turbo. Una wagon sportiva, ma anche pratica e funzionale, con un abitacolo spazioso, un ottimo bagagliaio e una buona presenza su strada, che supera i confini del segmento C di appartenenza. Tgcom24 l’ha provata a casa sua, a Barcellona, traendone l’impressione di una buona idea regalo per chi ha bisogno di una capiente wagon, visto che già la piccola versione 1.2 benzina – turbo a iniezione diretta – ha rivelato tanta sostanza: silenziosa, ottimo scatto, minimi consumi.
La nuova Seat Leon ST (sta per Sport Tourer) è cresciuta di ben 27 cm e supera adesso i 4,5 metri di lunghezza, per una larghezza di oltre 1,8 metri. Tutto a vantaggio della spaziosità interna e di quel bagagliaio a doppio vano che sembra un pozzo: 587 litri la capacità minima, poco meno di 1.500 se si abbatte la seconda fila di sedili, operazione che si può fare direttamente dal bagagliaio. La chiamano modularità ed è il frutto delle sinergie Volkswagen, che costruisce la Leon sulla stessa piattaforma produttiva della Golf e della Audi A3. È confortevole anche caricare e scaricare, perché l’altezza da terra del vano bagagli è di soli 65 cm. Non solo, ma le barre sul tetto sono standard.
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Se il look degli esterni è alquanto classico, con la piacevole eccezione dei retrovisori con le frecce integrate, non aspettatevi che gli interni non lo siano. Tradizionali, compassati, votati alla funzionalità piuttosto che all’appariscenza e lo si vede bene nella dislocazione dei comandi e delle bocchette nel mobiletto centrale. Il quadro strumento è orientato verso il posto guida, come sulla maggior parte delle Seat. La seduta ha un disegno di una semplicità disarmante, ma è comoda e protettiva, spicca il fatto che sia piuttosto bassa, come sulla Ibiza, un che di sportiveggiante che però non fa il paio con la carrozzeria familiare della Leon ST.
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Ma è il comportamento su strada l’aspetto che più ci ha impressionato della prova. Seat Leon ST corre precisa, morbida come sul velluto, non si lascia scorgere quando accelera ed è sempre molto docile in frenata. Non che sia stata “spinta”, un po’ per le strade della capitale catalana un po’ perché non è nell’indole della vettura, ma l’impressione è che volendo… sa come divertire. La Leon ST ha di serie il sistema di regolazione adattiva dell’assetto (DCC) e si può scegliere la modalità di marcia più idonea. Ma in più offre il Dynamic Pack che aggiunge lo sterzo progressivo in funzione della velocità, e ciò aggiunge sia brillantezza che maggiore stabilità e sicurezza. Quest’ultima è ben garantita sulla SW spagnola, visti anche i sistemi di frenata automatica alle basse velocità e gli opzionali (ma cari, più di 1.000 euro) fari full LED con radar di prossimità.
A listino in Italia la nuova Seat Leon ST arriverà a gennaio, ma è partita la prevendita. A benzina la proposta più interessante è senza dubbio il 1.2 TSI da 86 CV provato sulle strade catalane, anche per il suo prezzo contenuto in 18.870 euro della versione Reference di partenza. Di pari cilindrata c’è poi un TSI 105 CV, mentre è un 1.4 il TSI più potente da 122 CV. A gasolio la gamma si compone di due 1.6 TDI da 90 e 105 CV, e dei due 2.0 TDI da 150 CV e 184 CV, anche con l’opzione per il cambio a doppia frizione DSG. Ma il 2014 riserverà proposte ancora più intriganti, come la versione 1.4 a metano da 110 CV e una diesel Ecomotive ultra efficiente, che limita a 85 g/km le emissioni di CO2.