Nuovo crollo negli scavi di Pompei. Si è sbriciolato il muro di una bottega di via Stabiana. Successivamente è venuto giù una parte di intonaco della Casa della Fontana piccola, all'ingresso della stessa. Il crollo del muro della bottega è stato subito segnalato dalla Sovrintendenza Speciale dei Beni archeologici di Napoli e Pompei.
I lavori di ripristino partiranno con urgenza a metà dicembre; lavori di messa in sicurezza che riguarderanno tutte le murature della Regio VII del sito archeologico. Gli interventi inizieranno proprio con il ripristino della parte superiore del muro della bottega. Nelle settimane successive inizieranno i lavori di messa in sicurezza delle Regiones VI e VIII, le cui gare sono in via di conclusione. I progetti di restauro messi in campo consentiranno di superare il fenomeno del degrado delle murature, spesso realizzate, come in questo caso, con pietrame minuto e malta molto povera.
Nel frattempo, a seguito della decisioni prese con il decreto "Valore cultura", il ministero fa sapere che nominerà nei prossimi giorni la squadra guidata da un direttore generale del Grande Progetto Pompei, per realizzare tutti gli interventi di messa in sicurezza, restauro e valorizzazione necessari per il rilancio del sito archeologico.
Ma intanto il sindacato accusa. Per il rappresentante della Cisl degli Scavi, Antonio Pepe, gli ulteriori crolli avvenuti negli Scavi di Pompei sono, infatti, "un segnale che la Sovrintendenza si deve dare da fare, perché la manutenzione ordinaria è stata trascurata da troppi anni e i crolli ne sono la conseguenza". "Non è nemmeno giustificabile il fatto che negli scavi di Pompei al momento siano disponibili solo tre operai - sottolinea Pepe - perché la Sovrintendenza dispone di altro personale restauratore e operaio in altri siti che può spostare a Pompei, riorganizzando i servizi, per fare fronte all'emergenza, come sollecitato da tempo".