Secondo il sondaggio Confesercenti-Swg, gli italiani chiedono a Babbo Natale meno tasse e più lavoro. Quasi sei italiani su 10 (il 56%), indicano quale priorità la creazione di nuove opportunità di lavoro; il 27% vorrebbe un taglio dell'imposizione fiscale per poter utilizzare al meglio le proprie risorse. Il 65% sostiene che spenderà di meno per i regali perché le tredicesime serviranno a pagare mutui e spese.
Meno tasse ma non solo. Gli italiani vorrebbero trovare sotto l'albero di Natale 2013 anche più lavoro. Quasi sei italiani su 10 (il 56%), indicano quale priorità la creazione di nuove opportunità di lavoro; il 27% vorrebbe un taglio dell'imposizione fiscale per poter utilizzare al meglio le proprie risorse.
Riguardo alle spese per le feste natalizie, al lumicino (il 4%) la quota di connazionali decisi e spendere di più (erano due su 100 l'anno scorso) rispetto al 2012, ma quasi un italiano su due (45%) è condizionato da tasse e crisi. E la maggioranza - ben il 65% - sostiene che spenderà di meno.
Il sondaggio Confesercenti-Swg tratteggia un Natale ancora difficile ma che non cede al pessimismo, anzi nel quale c'è posto per la speranza in cui si rifugia poco più della metà degli italiani. Una speranza che appare però, più forte fra gli ultracinquantenni che fra i giovani, mentre la sensazione di difficoltà è più acuta fra i quarantenni.
Sarà il Natale dei regali utili e di tredicesime ancora una volta utilizzate soprattutto per far fronte agli impegni di spesa. A pesare sulla spesa soprattutto la situazione economica personale, che il 24% (l'8% in più dello scorso anno) indica come fattore condizionante. Al secondo posto le tasse, indicate dal 21% (+3% su 2012): sommando i due gruppi, quasi un italiano su due quindi (45%) si dice condizionato e frenato sui consumi.
Inoltre, la mancanza di fondi crea preoccupazione sui prezzi per il 21% (+6% rispetto allo scorso anno) degli italiani, specialmente i più giovani, mentre i rimanenti si dividono tra incertezza sul futuro (14%), erosione del risparmio (10%) e preoccupazione per il posto del lavoro (+8%).
Cresce poi l'utilizzo della tredicesima mensilità per pagare mutuo e conti in sospeso: a questo scopo verranno destinati 11, 8 miliardi, il 18,2% in più dello scorso anno, mentre cala la quota destinata alle spese di famiglia (14,7 miliardi, -1,5%) e crolla il risparmio, a cui andranno solo 8.8 miliardi di euro, l'11,4% in meno.