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Milano, senegalese ferisce sei persone: calci e pugni anche ai carabinieri

L'uomo è stato arrestato: urlava di dover "redimere le anime"

Ansa

Un senegalese ha aggredito sei persone, tra cui la convivente e la figlia di questa, a Legnano (Milano). L'uomo si è svegliato in casa sua dicendo di "essere Dio", e di dover "redimere tutte le anime". Poi ha cominciato a picchiare selvaggiamente la donna italiana di 49 anni e la figlia di lei di 17 anni. Aggrediti anche due militari dell'Arma e due operatori del 118: per arrestarlo sono state necessarie cinque pattuglie di carabinieri.

I carabinieri, intervenuti subito, hanno cercato di raggiungere l'appartamento al terzo piano dove vivono i tre ma l'uomo li aspettava lungo le scale e li ha aggrediti a calci e pugni. Alla fine i feriti sono stati sei: la convivente che ha riportato ferite guaribili in 15 giorni, mentre sua figlia guarirà in 30 giorni. In ospedale anche i due operatori del 118 e i due carabinieri che per primi hanno affrontato il senegalese: sono entrambi in osservazione.

L'uomo è stato arrestato e si trova nel carcere di Busto Arsizio con l'accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Una vicenda che non ha avuto esiti tragici, ma ricorda quella di Adam Kabobo, il ghanese che l'11 maggio uccise a picconate tre persone a Milano.

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