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Studenti: quali sono i loro diritti?

Qual è il momento in cui il prof smette di educare ed inizia ad abusare del suo potere? Skuola.net vi aiuta a capirlo e vi spiega come potete difendervi.

LaPresse

Quanti compiti in classe si possono fare in giorno? Cosa fare se il professore nutre una certa antipatia nei confronti di uno studente in particolare che preso un po' di mira? Molti ragazzi si sono trovati a fare i conti con questi problemi e simili, molte volte senza sapere che hanno dei diritti a cui possono appellarsi senza arrivare ad uno scontro diretto con l'insegnante che, il più delle volte, danneggia solo i rapporti. Skuola.net spiega quali sono.

STO ANTIPATICO AL PROF - Una delle situazioni che si verificano nella maggior parte delle classi italiane è quella delle simpatie nutrite dal professore di turno nei confronti di un gruppo di alunni o di un singolo. Insomma, sappiamo bene che anche i professori sono esseri umani e in quanto tali possono incorrere in errori del genere. Ma come farvi fronte? Come prima cosa consigliamo di parlare a tu per tu con il professore. In questo modo si potrebbe anche scoprire che non ha nulla nei vostri confronti del ragazzo e, se anche così non fosse, sicuramente la prossima volta farà attenzione nel mostrarlo.

AIUTO, IL PROF MI PERSEGUITA - A Skuola.net arrivano spesso segnalazioni di ragazzi che lamentano di essere perseguitati dai loro insegnanti. Ci sono professori che non li lasciano andare in bagno, altri che non mettono loro un voto più alto del 6 anche quando meritano di più, altri ancora che li puniscono senza una motivazione valida e chi più ne ha più ne metta. Anche in questo caso si consiglia di parlare con l'insegnante interessato per cercare di arrivare ad un chiarimento. Se le testimonianze dei compagni di scuola e quelle degli altri professori fanno pensare proprio che quell'insegnante ce l'abbia con il ragazzo a tutti gli effetti e il dialogo a quattr'occhi non abbia funzionato, si deve parlarne con il preside: lui saprà senza dubbio cosa fare.

IL REGOLAMENTO D'ISTITUTO - Molte volte la disattenzione di un insegnante può portarlo a fissare compiti in classe ed interrogazioni negli stessi giorni in cui sono stati già fissati da altri professori. Capita così che i ragazzi si trovino a dover fronteggiare giornate in cui devono sostenere anche più di tre verifiche insieme. Purtroppo non esiste una legislazione che regoli questo tipo di situazioni. Ma i ragazzi non sono comunque lasciati allo sbando. Infatti, sul sito della loro scuola possono trovare il Regolamento d'istituto che, solitamente, stabilisce delle regole in proposito.

LO STATUTO DEGLI STUDENTI - Quando il dialogo non basta e i soprusi di un insegnanti arrivino ad essere davvero evidenti, esiste lo Statuto degli studenti e delle studentesse che regola alcune situazioni particolari come le sanzioni disciplinari - comprese le impugnazioni - e la partecipazione all'attività didattica. Di solito si trova sul sito della propria scuola, oppure basta fare una piccola ricerca online e sottoporre i punti interessati all'attenzione del professore.

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ - Un valido aiuto per il rispetto dei diritti degli studenti può arrivare anche dal Patto educativo di corresponsabilità. Si tratta di linee guida redatte dal Ministero dell'istruzione che parlano proprio dei rapporti che devono avere insegnanti e studenti. Al suo interno si parla di assenze, ritardi, giustificazioni e voti. Ovviamente, essendo delle linee guida, le scuole non sono obbligate ad adottarle, ma voi potete comunque stamparle e leggerle insieme all'insegnante. In fondo, la scuola non può essere del tutto insensibile a dei punti pensati dal Ministero.

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