parla il suo braccio destro

Il "sogno" del Papa elemosiniere:fare la carità ai poveri per strada

Il braccio caritativo di Bergoglio confessa: "Quando gli dico stasera esco in città c'e' sempre il rischio che venga con me"'

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"Quando dico al Papa stasera esco in città c'è sempre il rischio che lui venga con me. Lui è così, non pensa ai disagi". L'elemosiniere apostolico mons. Konrad Krajewski, il braccio caritativo del Papa in giro di giorno e di notte per Roma a soccorrere i disagiati, racconta lo spirito che ha animato Francesco nell'affidare a lui l'assistenza delle persone in difficoltà. "Il Papa mi dice: il tuo conto è buono quando è vuoto".

Krajewski racconta che l'anno scorso ha distribuito un milione di euro, "in aiuti piccoli e veloci", il totale degli incassi per le pergamene con le benedizioni papali. "Ogni volta che lo vedo mi chiede: hai bisogno di soldi?". Quindi "il concetto è non investire, non vincolare, ma spendere, spendere tutto. Con intelligenza, essendo sicuri". E se gli si domanda se il Papa effettivamente lo segua nelle sue uscite notturne a Roma l'elemosiniere si schermisce: "passiamo alla prossima domanda", risponde sorridendo. Lasciando però nei presenti il dubbio. Il lavoro di "padre Corrado", così preferisce farsi chiamare pur essendo ormai arcivescovo non è solo su Roma, dove intanto ha fatto il giro delle case di riposo per anziani, finora una quindicina, ma anche in luoghi lontani colpiti da tragedie, come Lampedusa, dove è andato per quattro giorni in ottobre e dove ha fatto distribuire per conto del Pontefice 1.600 carte telefoniche per i superstiti dei naufragi. "Sono andato per vedere i profughi, rendendomi conto che non avevano bisogno di soldi", racconta.

"Col Papa ci siamo inventati questa cosa delle carte telefoniche per chiamare il loro Paese e le loro famiglie. Un aiuto veloce e generoso". Il polacco Krajewski, 50 anni, in Vaticano dal 2000 come elemosiniere al servizio di tre Papi, è stato nominato da Bergoglio il 3 agosto scorso per essere letteralmente la sua 'longa manus' in aiuto dei più deboli. "Ci sono anche le diocesi - spiega - ma il Papa mi ha lasciato la libertà in Italia. L'elemosiniere è libero di agire, spendendo tutti i fondi che provengono dalle offerte per le pergamene. Il giorno dell'ordinazione, parlando coi miei familiari, il Papa ha detto: "Queste sono le mie braccia, sono limitate, se le prolunghiamo con le braccia di Corrado possiamo toccare i poveri di tutta Italia. Io non posso uscire, lui invece è libero".