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Maschere, luci e colori in scena per i racconti senza parole dei Mummenschanz

A 40 anni dalla sua nascita, al teatro Carcano di Milano la compagnia elvetica torna in scena con le sue favole narrate con una lingua "senza parole"

Ufficio stampa

I tendaggi scostati da due enormi mani guantate, i foglietti bianchi che, con le loro pieghe, danno vita a smorfie e buffe espressioni, gli attori che entrano in scena in total black per interpretare bizzarri personaggi fatti di “luce” o commoventi creature d'altri mondi. Oppure, che si presentano con le facce nascoste da rotoli di carta igienica o da maschere in continua trasformazione.

I Mummenschanz sono questo e molto altro, e fino a domenica saranno a Milano per i festeggiamenti del loro quarantennale, iniziati nel 2012 e ancora non conclusi. La compagnia elvetica iniziò la sua avventura nel 1972. E da allora per gli attori-acrobati è stato un crescendo continuo di successi, apprezzamenti, show in tutto il mondo.

Richiestissimi e apprezzatissimi per le loro storie costruite con materiali poveri, tubi, palloni e palloncini, plastica e carta igienica, scatole e gommapiuma, gli artisti della compagnia inventano favole e dialoghi muti, mondi fantastici popolati da personaggi mai esistiti. Lotte ingaggiate all'ultimo sangue, animali fantastici, scene d'amore e di liti furibonde: i Mummenschanz mettono in scena storie di tutti i tempi parlando con il linguaggio universale dei gesti e dei colori, delle acrobazie e dei simboli.

Raccontando così le loro invenzioni e le loro fantasie a spettatori di tutti i Paesi del mondo. E' questo loro linguaggio universale, privo di musica e di parole, fatto soltanto di immagini, di suoni e di tanta inventiva, il segreto di un successo che non muore mai. In quarant'anni di vita, i nomi degli artisti del gruppo sono cambiati. Giochi e spettacoli si sono evoluti e trasformati. Ma lo spirito dei Mummenschanz è rimasto, inalterato, per tutto il tempo dell'esistenza di una compagnia ancora capace di incantare.

Lo spettacolo, adatto a “tutti i bambini del mondo dai 6 ai 106 anni di età”, sarà al Teatro Carcano di Milano fino a domenica primo dicembre. Direttori artistici Floriana Frassetto e Bernie Schurch. Con: Raffaella Mattioli, coreografa; Pietro Montandon, attore teatrale e tv; Philipp Egli, danzatore, coreografo, interprete; Dino “Chico” De Maio, direttore tecnico e musicista; Jan Lukas, light designer e direttore tecnico.

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