"Non rispondiamo alle provocazioni di Silvio Berlusconi. La sentenza è definitiva e ci apprestiamo ad applicare la legge. Andiamo oltre". Così il Movimento 5 Stelle, per bocca della capogruppo al Senato, Paola Taverna, risponde all'appello di Silvio Berlusconi che aveva chiesto a M5S e Pd di rinviare il voto a Palazzo Madama sulla sua decadenza da senatore, previsto per il 27 novembre, alla luce di nuovi documenti sul processo Mediaset.
E, mentre il capogruppo Pd al Senato, Luigi Zanda, ribadisce che voto sulla decadenza da senatore di Silvio Berlusconi è confermato per mercoledi' 27 novembre, ancora più netta e dura la reazione dell popolo viola, che ha organizzato per lo stesso giorno, in concomitanza con una manifestazione a favore dell'ex premier, una contromanifestazione davanti al Senato per protestare contro l'"eversore Berlusconi".
"Gli ultimi colpi di coda del Caimano vorrebbero travolgere istituzioni e democrazia. Per questo invoca alla piazza i suoi ultimi fedelissimi. Come ha sempre fatto, in questi 20 anni, vorrebbe utilizzare le istituzioni come scudo immunitario per non pagare i suoi delitti - scrive il leader del Popolo Viola, Gianfranco Mascia -.
La 'chiamata alle armi' di Berlusconi è molto pericolosa. Ma noi cittadini abbiamo la consapevolezza che, alla luce delle ultime dichiarazioni del Capo dello Stato, il cordone sanitario attorno al pregiudicato di Arcore si sta chiudendo."
"Per questo sarà importante rispondere alla prevista manifestazione antidemocratica a difesa di un pregiudicato da parte della ri-nata Forza Italia, con un presidio di cittadini a salvaguardia delle istituzioni", conclude Mascia.