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Il presidente Napolitano conferisce l'onorificenza di Cavaliere a Lucia Annibali

Nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne l'avvocatessa di Pesaro sfregiata con l'acido dall'ex fidanzato presa ad esempio "di coraggio e dignità"

Dal Web

In occasione della "Giornata mondiale contro la violenza sulle donne", il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha conferito l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine al Merito a Lucia Annibali, l'avvocatessa di Pesaro sfregiata con l'acido per ordine del suo ex fidanzato. La nomina è stata motivata "per il coraggio, la determinazione, la dignità con cui ha reagito alle gravi conseguenze fisiche dell'ignobile aggressione subita".

"Il comportamento di Lucia Annibali - si legge nella nota del Quirinale che riferisce la notizia - costituisce un fermo invito a reagire e a guardare al futuro rivolto a tutte le donne vittime della violenza maschile".

Nella stessa occasione il presidente Napolitano ha assegnato la sua targa di rappresentanza alla campagna "NoiNo.org" organizzata da una rete di uomini per sensibilizzare proprio gli uomini sulla necessità di isolare, condannare e rigettare ogni forma di violenza maschile sulle donne.

La presidenza della Repubblica con questa scelta emblematica - si legge nel comunicato del Quirinale - esprime il proprio generale incoraggiamento alle campagne, alle iniziative, alle associazioni che si impegnano per contrastare un fenomeno così terribile e, in particolare, vuole sottolineare ancora una volta quanto sia importante l'adesione convinta e numerosa degli uomini alla irrinunciabile battaglia ricordata dalla giornata del 25 novembre.

"Ringrazio il mio volto ferito" - L'avvocatessa Lucia Annibali ha scelto di celebrare la giornata contro la violenza sulle donne parlando agli studenti di Parma, la città dove si sta curando da quel terribile 16 aprile, giorno in cui è stata sfregiata con l'acido per ordine del suo ex fidanzato. Il suo primo appello ai giovani è di "essere gentili, affettuosi, amorevoli verso le vostre compagne. Siamo chiamati a scegliere che tipo di persone vogliamo essere e sarebbe bello se, in questo momento di follia collettiva, voi sceglieste di fare la differenza, di essere originali". "Voglio ringraziare il mio volto ferito - ha poi detto ai 300 studenti presenti all'incontro - mi ha insegnato a credere in me stessa, a fare un salto verso la persona che ho sempre desiderato essere. Oggi mi sento padrona della mia vita e dei miei sentimenti".

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