E' il bilancio di una strage quello dell'alluvione che ha colpito la Sardegna orientale nelle ultime ore: 16 morti, un disperso e almeno 2.300 sfollati. A seminare la morte e la distruzione è stata una bomba d'acqua che in meno di 24 ore ha scaricato sull'isola la pioggia che di solito si registra in sei mesi. A Olbia, la città più colpita, è arrivato anche il premier, Enrico Letta: "Lo Stato c'è e fa il massimo", ha detto.
Proclamato lo stato d'emergenza - Immediato l'intervento del governo che ha dichiarato lo stato di emergenza, stanziando 20 milioni di euro, ma anche Bruxelles sarebbe pronta a valutare una richiesta di aiuti proveniente dall'Italia. Il timore, tuttavia, è che i nuovi temporali e venti di burrasca previsti sull'isola nelle prossime ore possano ulteriormente aggravare la situazione.
Distrutta un'intera famiglia - Lo scenario più drammatico nelle province di Olbia, con ben 13 morti, e Nuoro: frane, ponti distrutti e interi paesi sommersi. La lista delle vittime racconta la storia di chi è stato travolto da torrenti d'acqua mentre si trovava in auto, o di chi è annegato nella propria abitazione allagata, come una famiglia brasiliana ad Arzachena, madre padre e due ragazzi, tutti morti in un seminterrato sommerso da tre metri d'acqua. Tra le vittime anche un poliziotto, finito fuori strada con l'auto di servizio mentre scortava un'ambulanza. E due bimbi di tre e due anni.
Polemiche sui soccorsi - Gli sfollati sono oltre 2.700, ospitati da parenti, amici o alberghi ed altre strutture ricettive. Le criticità principali a Torpé, dove sono state evacuate 500 persone e nel centro di Olbia. Monitorate due dighe: Maccheronis e fiume Cedrino. E mentre cresce di ora in ora il dispiegamento di soccorsi, con vigili del fuoco, forze dell'ordine, militari e volontari, non mancano le polemiche: "Nessuno ci ha avvertito", dice chi è scampato al disastro. "Tutto falso", ribatte il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, che sta coordinando gli interventi.
Le reazioni - Ma sono lo sgomento e il dolore a prevalere. "Una piena che avviene una volta ogni mille anni", ha detto il presidente della Regione Ugo Cappellacci. "E' stata una cosa drammatica e da quello che ho capito assolutamente unica. Sì, il cuore piange di più", ha aggiunto il premier Letta. Anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha seguito l'evolversi della situazione e ha espresso "solidarietà" e "commossa partecipazione" alle comunità coinvolte. "Chiedo a tutti di pregare per le vittime, specialmente per i bambini", ha twittato Papa Francesco.