Qualcosa in più di un restyling, ma qualcosa meno di una nuova serie produttiva. Di significativo nel maquillage di Dacia Duster c’è però il nuovo motore turbo benzina di derivazione Renault, il TCe da 125 CV, e il fatto che i prezzi non cambiano, con una soglia d’accesso che resta a 11.900 euro e conferma Duster come il miglior Suv per rapporto qualità/prezzo. Tgcom24 è andato a scoprire il Suv a Baux de Provence, vicino Marsiglia, e ha provato sia la nuova motorizzazione TCe benzina 4x2 che la classica dCi a gasolio.
Ma partiamo dal restyling degli esterni, che svelano un disegno tutto nuovo del frontale. La calandra accoglie motivi quadrangolari dal taglio moderno e integra due inserti cromati e una presa d’aria più bassa, per un look complessivo che accentua le caratteristiche offroad di Duster. Sempre il frontale è impreziosito dai nuovi gruppi ottici con luci diurne a LED, di serie su tutta la gamma. Inediti sono anche i cerchi in lega da 16 pollici e le barre sul tetto. La zona posteriore accoglie qualche cromatura in più, ma da citare è soprattutto l’ampia capacità di carico del bagagliaio: 475 litri e la possibilità di trasportare oggetti lunghi anche 2,7 metri.
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Gli interni rappresentano il vero passo avanti fatto dal Suv Dacia, con la plancia nuova e più curata, che accoglie al centro una console ben incastonata in due elementi strutturali verticali. Duster conferma l’immagine di solidità e quel temperamento che l’ha fatto apprezzare anche nei mercati dell’Europa occidentale. Superato il test (ed è qui la vera sfida), Dacia può permettersi ora di proporre anche soluzioni eleganti, come le 4 sellerie, di cui una in pelle, disponibili in base al livello di equipaggiamento. Da notare gli alzacristalli elettrici, finalmente sulle portiere! Ma resta qualche difetto: il comando per regolare gli specchietti è posto sotto il freno a mano e il navigatore sotto le bocchette d’aria tende a distrarre il conducente. Da Renault arriva il sistema multimediale con navigatore con schermo da 7” touch screen, radio-CD/MP3, vivavoce Bluetooth. Questo sistema è di serie sulla versione Laureate, ma in opzione sul livello Ambiance costa solo 450 euro.
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Ma vediamo come va su strada il nuovo motore turbo benzina. Una “vecchia” conoscenza della gamma Renault, che in varie declinazioni a 3 e 4 cilindri abbiamo trovato sulle nuove Clio e Captur, su Twingo, Megane e Scenic. Nel caso di Duster il 4 cilindri 1.2 sviluppa 125 CV, ha l’iniezione diretta e rende senza dubbio piacevole la guida, perché aggiunge un pizzico di brio a un veicolo dall’assetto alto, che fa perdere qualcosa in termini di sensibilità al volante. E poi il TCe ha piccola cilindrata, è un motore compatto e leggero che rende molto efficiente Duster: 6 litri di benzina per fare 100 km nel ciclo misto e una catena di distribuzione a vita, che non richiede manutenzione, meritano un applauso! Ma la dote principale del motore è nella coppia: il 90% della massima è erogato a soli 1.500 giri e ciò rende fluida l’erogazione di potenza a qualsiasi regime, come fosse un motore turbodiesel. Un po’ rigido il cambio, un classico 6 marce meccanico.
I tecnici Dacia hanno lavorato sulla rumorosità e quindi sulle guarnizioni e sul rivestimento del vano motore, migliorando la silenziosità e il comfort di marcia. Abbiamo provato anche la versione 4x4, che va proprio bene in fuoristrada e l’ha mostrato nel percorso (divertentissimo) allestito in Provenza: bene sull’acqua e nei tratti più ostici. Il lancio della nuova Duster è previsto il 23 novembre. I prezzi partono da 11.900 euro, ma la versione TCe 125 CV con cambio manuale e trazione 4x2 costa 14.950 euro nell’allestimento Laureate, il top di gamma. Tre gli anni di garanzia. Nella gamma motori resta il 1.6 benzina da 110 CV, la versione bifuel benzina-GPL e i due diesel 1.5 dCi da 90 o 110 CV.