DOPPIA CITTADINANZA

Condannato a 12 anni per corruzione in Brasile, deputato fugge in Italia

Coinvolto nell'inchiesta "Mani Pulite" di San Paolo, Henrique Pizzolato, del Partito lavoratori, ha la doppia cittadinanza

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Era stato condannato a 12 anni e 7 mesi per corruzione nello scandalo del "Mensalao", la "Mani Pulite" brasiliana. Ma Henrique Pizzolato, l'ex direttore marketing del Banco do Brasil, è fuggito in Italia. Lo ha annunciato il legale di Pizzolato, esponente del Partito dei lavoratori al quale fa capo la presidente Dilma Rousseff e figura chiave nella trama di versamenti illeciti a deputati per assicurarsi il loro voto a favore del governo.

I fatti per i quali Pizzolato è stato condannato sono relativi agli anni del primo mandato di Luiz Inacio Lula Da Silva. Gli agenti che si sono presentati a casa sua non lo hanno trovato e i suoi familiari hanno dichiarato che l'uomo si trova già in Italia.

Pizzolato, che ha la doppia cittadinanza brasiliana e italiana, oltre che di corruzione, è stato condannato anche per associazione per delinquere e riciclaggio. E sarebbe partito verso l'Italia già 45 anni fa. Secondo fonti della polizia, le autorità giudiziarie brasiliane avrebbero già preso contatto con l'Interpol per il suo caso, secondo fonti della polizia.

Pizzolato: "Voglio essere giudicato in Italia" - In una sua lettera, l'ex dirigente ha scritto: "Ho deciso di far valere il mio legittimo diritto di libertà per essere sottoposto a un nuovo giudizio in Italia, in un tribunale che non è sottoposto alle imposizioni dei media controllati dall'imprenditoria, come è previsto nel trattato di estradizione tra Brasile e Italia".

Pizzolato ha lasciato il Brasile via terra verso il Paraguay e da lì si è imbarcato su un volo diretto in Italia, come ha rivelato l'avvocato Marthius Savio Lobato, che ha annunciato di aver rinunciato alla difesa.