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Coronavirus, 110 polmoniti sospette all'ospedale di Alzano da novembre a gennaio

La Procura di Bergamo ha aperto un'inchiesta sulla gestione dell'emergenza coronavirus

Tgcom24

Sono stati 110 i pazienti con polmoniti di cui non si conosceva la causa ricoverati fra novembre e gennaio all'ospedale di Alzano Lombardo, ora al centro dell'inchiesta della Procura di Bergamo sulla gestione dell'emergenza Covid. Lo riferisce l'Eco di Bergamo. I dati sono stati resi noti nei documenti che le aziende sanitarie locali hanno fornito al consigliere lombardo di Azione, Niccolò Carretta, che ha richiesto l'accesso agli atti.  

L'impennata delle polmoniti "sconosciute" - Questi numeri, dunque, dimostrano l'impennata di polmoniti" sconosicute" già dallo scorso inverno. Secondo quanto emerso, prima dei due pazienti scoperti ad Alzano, c'erano stati molti ricoveri con diagnosi in codice 486 che significa "polmonite, agente non specificato". Centodieci sono stati i casi tra novembre e il 23 febbraio, giorno in cui al conto si è aggiunta la voce "polmonite da Sars-coronavirus associato". 

Un aumento del 30% dei casi - Una crescita importante: dalle 18 di novembre, infatti, si passa alle 40 di dicembre, che sono più del doppio. E a gennaio se ne aggiungono altre 52. Da marzo in poi i casi si sono moltiplicati in modo esponenziale. E in tutto il 2019 le polmoniti anomale sono state 256 contro le 196 dell'anno precedente, facendo cosù registrare un aumento di circa il 30%. 

Coronavirus, il pm di Bergamo a Palazzo Chigi per ascoltare Conte

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Il pm di Bergamo, Maria Cristina Rota, a Palazzo Chigi per la deposizione del premier Giuseppe Conte nell'inchiesta sulla mancata istituzione della zona rossa ad Alzano Lombardo e Nembro nella Bergamasca.

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