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La Migliore Offerta di Mediafriends

Un percorso originale nel mondo dell'arte e della solidarietà

Organizzare un’iniziativa di fund raising a favore di un progetto umanitario, non è mai una cosa semplice. Ci sono molti fattori che determinano il successo dell’iniziativa ed ognuno è egualmente importante. Bisogna costruire l’evento che attiri l’attenzione dell’opinione pubblica, organizzare i canali di donazione, spiegare bene il progetto, comunicarlo attraverso tutti i mezzi di comunicazione, e soprattutto “rendicontarlo” ovvero informare i donatori di come sono state impiegate le donazioni raccolte. Un compito questo che rientra spesso nell’attività di Mediafriends, l’Associazione Onlus di Mediaset, Medusa e Mondadori , che da ormai dieci anni ci vede operare nel mondo della solidarietà con iniziative sociali in Italia e nel mondo. Certo è che l’iniziativa che proponiamo ora, insieme alla Fondazione del Cinema per Roma, rappresenta un’evoluzione della nostra attività: è il frutto di un felice incontro tra il mondo del cinema con quello della solidarietà. Un film di grande successo, un regista di fama internazionale, un produttore cinematografico sensibile, un’associazione che si impegna da molti anni in Italia e all’estero per alleviare le sofferenze dei più deboli, sono gli elementi con i quali abbiamo collaborato per dar vita ad un evento che, speriamo, possa davvero portare un aiuto a chi ne ha bisogno. Già il titolo del film, “La migliore offerta”, ci indicava, quasi vi fosse un sotto testo, la possibilità di questo incontro, ma è stata la possibilità di disporre di molte riproduzioni di ritratti femminili utilizzati nelle riprese del film a suggerirci l’idea di una mostra/mercato a favore di un progetto di solidarietà. Mancava solo un luogo prestigioso che potesse ospitare con il dovuto rilievo questo ideale percorso nel film e, perché no, anche nella storia dell’arte. Lo abbiamo trovato all’interno di una importante Rassegna cinematografica, il Festival del Cinema per Roma, grazie anche alla grande sensibilità del suo Presidente che ha raccolto il nostro invito a collaborare. “Anche in un falso d’arte, c’è qualcosa di vero”, afferma Goffrey Rush, il magistrale interprete, in una scena del film e forse in un’occasione come questa, mai battuta è più appropriata: se riusciremo, con l’aiuto di tutti a portare un po’ di sollievo a chi lotta per vivere in un modo dignitoso, questi “falsi” rappresenteranno qualcosa di molto vero, la nostra attenzione a chi, ogni giorno, chiede un aiuto per vivere un’esistenza accettabile.

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