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Venezia, per dilazionare il bollo auto Equitalia chiede... un centesimo

E' accaduto a Marghera a una donna che aveva dei precedenti per mancati pagamenti. Il cent è stato pagato dall'operatrice stessa. Equiltalia: rateizzazione non vincolante, quel centesimo pulisce la posizione del contribuente

Dal Web

Ancora Equitalia, ancora un debito da un centesimo regolarmente chiesto a una donna. La nuova storia che rasenta l'assurdo arriva da Marghera dove - come racconta "La Nuova Venezia" - l'Agenzia delle Entrate ha sì concesso a una contribuente di dilazionare il pagamento del bollo auto ma non prima di aver regolarizzato vecchie pendenze con un versamento di un centesimo. A venire incontro alla donna (senza spiccioli) la stessa operatrice che ha messo il cent di tasca sua.

Tra la donna ed Equitalia i rapporti non sono mai stati idilliaci, tanto che lei aveva già fatto ricorso alle vie legali. "Io e mio marito avevamo un contenzioso aperto per altri bolli auto non pagati e di cui non avevo conservato le ricevute. Nel 2003 il debito ammontava a 2600 euro, nel 2008 era arrivato a 13.740 euro: ho dovuto fare i debiti per pagare tutto". Imparata la lezione, la donna racconta al quotidiano veneziano di aver deciso di dilazionare sempre ogni versamento a Equitalia. "Quando mi sono presentata mi è stato detto che per farlo avrei dovuto pagare un cent, visti i precedenti". Un centesimo oggi per "poter" pagare 328 euro di bollo domani.

La replica di Equitalia - Sempre dalle colonne de "La Nuova Venezia" arriva la replica di Equitalia Nord Spa che spiega, che "la rateizzazione non è subordinata affatto al pagamento di quel centesimo, che rappresenta una richiesta per fare pulizia nella posizione del contribuente. La richiesta viene comunicata dall’operatore tenuto ad informare il cittadino di eventuali altre posizioni debitorie pregresse"

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