Il Pdl punta a modifiche della legge di stabilità per 7-8 miliardi, derivanti in gran parte dalla sdemanializzazione degli stabilimenti turistici, con una vendita delle infrastrutture cedibili e un allungamento delle concessioni sulle spiagge. Lo ha spiegato il relatore, Antonio D'Alì, annunciando che gli emendamenti saranno circa 500-600. Per raddoppiare le risorse del cuneo fiscale, il Pdl pensa pure a una sanatoria delle cartelle esattoriali.
"Proponiamo modifiche senza aggravi fiscali - ha spiegato ancora D'Alì - ma con una riduzione del peso delle tasse e con un rilancio di alcuni settori produttivi". Gli emendamenti del Pdl riguardano i grandi capitoli della legge, dalla casa alle pensioni, dal cuneo fino alla riduzione del debito pubblico.
Casa, Tari in base ai rifiuti, non ai metri quadri: l'obiettivo è quello di introdurre ''il concetto di tributo unico comunale che sia inferiore all'attuale carico fiscale sugli immobili''. La tassa sui rifiuti dovrebbe essere calcolata in base all'effettiva produzione di rifiuti e non sulla ''quadratura''. Dopo l'aumento degli ultimi anni della tariffa, si punterebbe a imporre ai Comuni di non superare nel 2014 il livello del 2013, procedendo a una diminuzione del 10% a partire dall'anno successivo.
Pensioni, alzare soglia deindicizzazione: Il Pdl punta a evitare una eccessiva penalizzazione degli assegni deindicizzati, alzandone la soglia e introducendo anche un limite di età oltre il quale la pensione non potrà essere toccata.
Soppressione province e privatizzazioni: 'Sacche di spesa'' si possono recuperare dalla privatizzazione delle public utilities e dalla soppressione di enti intermedi come le Province le cui funzioni possono essere attribuite ai Comuni. Ciò consentirebbe anche un dimagrimento e una risistemazione degli organici della pubblica amministrazione.
Cuneo fiscale: Il Pdl concorda con la proposta di ridurre la platea degli interessati per aumentare l'importo dello sgravio. ''C'è però, l'esigenza di un orientamento della platea sul salario di produttività più che generalizzata'', ha spiegato D'Alì. L'obiettivo è comunque quello di un raddoppio circa del plafond a disposizione.
Fondo di garanzia: Anche in questo caso il Pdl è favorevole a un ampliamento ricorrendo alla Cassa depositi e prestiti più che a uno stanziamento diretto.
Riassorbimento del debito pubblico: la proposta è di istituire una ''compagnia pubblica immobiliare per assorbire il patrimonio disponibile dello Stato e degli enti locali e, con la emissione di cartelle fondiarie, concorrere alla riduzione sensibile del debito pubblico''.