Bicicletta e non solo

Lago di Garda: il sentiero del Ponale

Un percorso immerso nella natura tra splendidi panorami

Dalle sponde dell’Alto Lago di Garda, e precisamente a Riva, si snoda una passeggiata in grado di regalare a ciclisti, ma non solo a loro, emozioni e paesaggi mozzafiato: è il sentiero del Ponale. E’ molto conosciuto tra i bikers di mezzo mondo, e questo è un buon periodo per percorrerlo grazie al microclima favorevole del Lago.

Come spiega Viagginbici.com. il portale di viaggi e vacanze in bicicletta per tutte le gambe, il Ponale è un torrente che dal Lago di Ledro sfocia nel Lago di Garda, solcando una valle nella quale si trova questa famosa strada, amata e battuta da ciclisti ed escursionisti. Preso il lungolago Gabriele d’Annunzio, parallelo alla strada Gardesana Occidentale, passando accanto all’aulica architettura della centrale elettrica del Ponale, si giunge al bivio con la strada, oggi sentiero ‘Giacomo Cis’. Da qui inizia una salita con belle vedute su Riva e sul bacino del lago, con vista su Torbole e sul Monte Brione. Una suggestiva successione di gallerie con le volte lasciate al naturale costituisce l’accesso alla Tagliata del Ponale, un formidabile labirinto di cunicoli militari asburgici che si sviluppa dentro la roccia su cinque livelli e una profondità di 200 metri. I primi 4 km sono a strapiombo sulle acque del Garda e la pendenza della salita si mantiene su un comodo quasi costante 5%. All’altezza dell’attuale terza galleria abbiamo il nucleo portante della Tagliata del Ponale, anche se lo sbarramento vero e proprio della strada con il massiccio portone in ferro con feritoie, opera messa a punto ancora nel 1860, è alla settima galleria per chi sale da Riva.
La galleria serviva come accesso principale a una serie di appostamenti difensivi che giungevano fino al livello del lago partendo da quota 170 metri. Il ritrovamento di alcune monete dell’epoca dell’imperatore Teodosio, effettuato durante i primi scavi del forte sul Ponale nel 1860, sta a giustificare la denominazione del forte.

La strada alterna le gallerie a lunghe balconate panoramiche: infine si arriva al solco della valle del Ponale: in prossimità dei ruderi di un vecchio ristorante, all’altezza di una sbarra, lo sterrato lascia il posto al vecchio asfalto della strada del Ponale, ormai in disuso. Si attraversa una profonda gola, su di un ponte, con la quale la valle di Ledro arriva al lago di Garda, e nel cui letto scorre il torrente. Da questo punto in poi il percorso si inerpica con una pendenza leggermente maggiore, con diversi spettacolari tornanti in direzione dell’abitato di Pregasina, passando in un tratto più boscoso, a cui si arriva dopo un ultimo breve tratto su strada aperta al traffico.

Dopo un breve pezzo su asfalto, si entra nella Val di Ledro, si supera il paesino di Biacesa, il centro di Prè di Ledro e si sale prima a Molina e poi al bellissimo Lago di Ledro. Qui si può visitare il museo delle Palafitte che espone i reperti archeologici di un insediamento preistorico ritrovato nei pressi del lago e si può percorrere un percorso ciclabile di circa 10 km che dal Museo costeggia il lago. Infine, per la stessa strada si rientra a Riva del Garda.
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