Buone letture

Donne: sei libri per essere più sexy

I titoli da cui trarre ispirazione e da cui attingere nuove energie

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Diventare più sexy grazie a un libro. Si può? A quanto pare sì, e dobbiamo fidarci se a dirlo è Erica Jong, la celebre autrice di "Paura di volare”, il romanzo diventato ormai un classico che ha insegnato a una generazione di donne a godere la propria sessualità con piena consapevolezza. Ed è sempre la scrittrice americana a suggerire all’Huffington Post sei titoli che non dovrebbero mancare nello scaffale di una donna, da leggere, e ogni tanto da rileggere, per trarre la giusta ispirazione e rivitalizzare la propria carica interiore.

Come riporta Libreriamo, il social book magazine per la promozione dei libri e della lettura, Erica Jong si pronuncia in occasione del quarantesimo anniversario della pubblicazione del suo romanzo cult, uscito appunto nel 1973. In un'epoca in cui la sessualità femminile era ancora un fatto totalmente privato e circondato da mille tabù, "Paura di volare" fu un vero caso letterario e sociale, visto che invitava apertamente le donne a godere pienamente della loro sessualità. Il libro fu rivoluzionario per quei tempi, ma è ancora attuale a distanza di quattro decenni, Erica Jong, dunque, suggerisce sei libri capaci di rendere le donne più sexy e più consapevole di se stesse.

Doris Lessing, “Il taccuino d’oro” - La storia racconta della scrittrice Anna Wulf, che ha registrato in un diario tutti gli eventi della sua vita, dall'infanzia alla sua esperienza politica nel Partito Comunista, ma anche la sua vita emotiva e le esperienze con i suoi amanti.
Spiega la Jong: “A differenza dei libri popolari negli anni Sessanta, che raccontavano di ‘casalinghe pazze’ che si buttavano dalla finestra”, Doris Lessing ha cercato di far parlare tanto l’intelligenza quanto il corpo di una donna, mettendo in luce tutta la gioia che può derivare dalla fisicità.

Mary McCarthy, “Ricordi di un’educazione cattolica” – Il libro racconta l'infanzia idilliaca dell'autrice, purtroppo spezzata dalla morte dei genitori, stroncati dall'epidemia influenzale che scoppiò dopo la Prima guerra mondiale. La ragazzina fu cresciuta dai nonni a Seattle. In questo memoir di alto livello, si racconta prima quello che è accaduto e poi quello che sarebbe potuto accadere. Il clou del libro è la domanda: "Qual è stato il punto di svolta della mia vita, quello in cui la mia storia è davvero cominciata?”

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Edna O’Brien, Trilogia “The Country Girls” ("Ragazze di campagna”, “La ragazza sola”, anche tradotto con il titolo “La ragazza dagli occhi verdi”, e “Ragazze nella felicità coniugale” – L'intreccio ripercorre le vicende e la crescita di due ragazze cattoliche in Irlanda. L'autrice è una donna, ma anche un'amante, una figlia, una madre e scrive senza adottare il punto di vista di un personaggio maschile, come spesso si faceva in quel periodo per essere prese sul serio.

Sylvia Plath, “La campana di vetro” - E' la storia di una donna colpita da esaurimento nervoso per lo stress del suo lavoro di editor in un’importante rivista, Secondo la Jong si tratta di un libro da cui trarre ispirazione per imparare a confrontarsi con la rabbia e per dichiararla apertamente, trasformandola in letteratura.

Anaïs Nin, “Diario” – Racconta il risveglio sessuale di una donna, nello scenario di Parigi. La protagonista è una grande femminista e una grande amante, in grado di ispirare con il proprio esempio e di insegnare alle lettrici ad assumersi la piena responsabilità della propria sessualità,

Charlotte Brontë, “Jane Eyre” – Il celebre romanzo racconta la storia di una giovane governante di epoca vittoriana, impiegata in una grande casa di campagna in Inghilterra e la sua complicata storia sentimentale con il misterioso padrone di casa. La storia è molto romantica, ma contiene elementi rivoluzionari. La protagonista è semplice e schietta, capace di sostenere con intelligenza le sue idee anche a costo di andare contro corrente rispetto alle convenzioni sociali.