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Turchia: ammesse in Parlamento con il velo. È la prima volta dal 1923

Giornata storica ad Ankara,quattro donne partecipano alla seduta con i capelli coperti

La Turchia rompe un tabù durato decine di anni: le parlamentari possono partecipare alle sedute anche indossando il velo. Quattro deputate dell’Akp di Erdogan, il partito di governo, si sono presentate alla seduta del Parlamento con i capelli coperti, senza per questo essere allontanate dall’aula.

È un grande cambiamento per questo Paese. Il padre della Turchia moderna aveva fondato questo Paese sulla base di un’interpretazione della laicità che non accettava nessun simbolo religioso all’interno delle strutture di Governo. Il velo era quindi gradualmente bandito dalle università e dai luoghi pubblici, soprattutto dopo una legge del 1984.

Molto famoso è stato il caso della Parlamentare Merve Kavakci, che era stata eletta in Parlamento nel 1999, ma era stata allontanata dall’Aula prima di poter iniziare la seduta. Il motivo è che indossava quello che i turchi laici chiamano “turban", l’indumento usato dalle persone più religiose per coprire i capelli. 

l Governo di Erdogan ha gradualmente eliminato ogni tipo di proibizione, permettendo anche alle ragazze velate di entrare in università e lavorare nel settore pubblico. Il dibattito è però ancora aperto, visto che i laici ritengono che questa decisione sia un altro passo verso l’islamizzazione del Paese.

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