Per l'Italia si attende "un arresto della caduta del Pil nel terzo trimestre e un ritorno a una crescita modesta nel quarto. L'incertezza resta elevata". Così il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, in occasione della giornata mondiale del risparmio. Il nostro Paese, ha poi aggiunto, ha "debolezze strutturali a lungo trascurate" e quindi "l'azione di riforma avviata negli ultimi due anni va proseguita con determinazione".
Saccomanni: "Ripresa nel 2014 e accelera nel 2015" - Il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, intervenuto anch'egli alla giornata del Risparmio, è certo che per la crescita è questione di poco tempo. "Si confermano - ha infatti assicurato - le prospettive di ripresa dell'attività economica nel 2014" (Pil +1,1%) che "si porterà su livelli ancora superiori nel 2015".
E Maroni critica il ministro: "E' inadeguato" - Dopo le critiche della Banca d'Italia alla Legge di Stabilità "se io fossi il ministro Saccomanni penserei a dimettermi": lo ha affermato, a margine di un incontro a Milano, il segretario federale della Lega Roberto Maroni che ha bollato il titolare dell'economia come "inadeguato".
Visco: "Non necessaria ricapitalizzazione banche" - "Le opinioni secondo cui il sistema bancario italiano avrebbe oggi forti necessità di ricapitalizzazione non sono fondate", ha sottolineato Visco, secondo cui occorre "riconquistare il pieno accesso ai mercati superando il ricorso massiccio alla liquidità della Bce". Le banche, ha però aggiunto, risentono di una crisi "di cui non sono responsabili", ma soffrono "di ritardi e negligenze nell'adeguare operatività, efficienza, qualità dei servizi. Devono continuare a fare la loro parte, con una coraggiosa azione di rinnovamento".
"Aiuto massiccio Bce non può esser permanente" - Le banche, ha quindi ammonito, devono "proseguire gli sforzi volti a riconquistare il pieno accesso ai mercati internazionali. Il ricorso massiccio alla liquidità della Banca centrale europea non può costituire una modalità permanente di finanziamento".
"Legge Stabilità rimuove svantaggi fiscali per banche" - Le misure "contenute nella Legge di Stabilità, che prevedono una riduzione dell'orizzonte temporale sui cui sono deducibili svalutazioni e perdite su crediti, rimuovono parzialmente uno svantaggio fiscale che penalizza da tempo le banche italiane rispetto ai concorrenti esteri", ha affermato il governatore di Bankitalia. E questo "appare ancora più rilevante nella prospettiva della supervisione unica europea".
Asta Btp 10 anni, il Tesoro fa il pieno - Il Tesoro ha collocato i Btp a dieci anni, con scadenza marzo 2024, per 3 miliardi di euro, l'ammontare massimo prefissato. Il rendimento medio dei titoli è sceso dal 4,50% registrato a settembre al 4,11%, ai minimi da aprile. In aumento invece la domanda, con un rapporto di copertura salito a 1,53 dal precedente 1,38.
Bene anche l'asta Btp 5 anni - Il Tesoro ha venduto tutti i 3 miliardi del Btp a cinque anni in scadenza a dicembre 2018. Il rendimento medio è sceso sotto il 3% per la prima volta da aprile scorso, attestandosi sul 2,89% dal 3,38% dell'asta di settembre. La domanda è in crescita superando l'offerta di 1,65 volte da 1,43 precedente.