Per Enrico Letta il porcellum "rappresenta il male assoluto" e il Parlamento deve concentrarsi sui possibili "ritocchi che consentano di evitare" il ritorno alle urne con questa legge elettorale. "Il mio è un appello a seguire le parole del Capo dello Stato - ha aggiunto il premier -: non pensiamo solo alla megariforma della legge elettorale, che rischiamo non venga mai fatta, pensiamo a ritocchi che consentano di evitare il porcellum".
"Governo separato dalle vicende giudiziarie" - "C'è bisogno ci sia separazione fra le singole vicende giudiziarie e l'azione del governo'': lo ha ribadito il presidente del Consigliorispondendo a una domanda sulla richiesta di Berlusconi di dichiarare la non retroattività della legge Severino. "La risposta - ha detto - è contenuta nel voto di fiducia del 2 ottobre". "Ho chiesto la fiducia - ha aggiunto - il parlamento me l'ha data con largo consenso. E il pilastro di quel discorso era: l'Italia ha bisogno di ripresa, di un governo e che ci sia separazione fra singole vicende giudiziarie e l'azione del governo. Punto. Quella separazione era il 2 ottobre ed era la base sulla quale il Parlamento, a larga maggioranza, ha dato fiducia all'esecutivo".
"Expo 2015, faremo meglio dei cinesi" - "Io penso che faremo meglio dei cinesi": così ha parlato dell'esposizione universale che si svolgeraà a Milano nel 2015, e che segue l'Expo di Shanghai del 2010. "E' una scommessa ardita, ma vedo le cifre. Abbiamo un numero di Paesi che hanno acquistato padiglioni interi - ha sottolineato a Radio Anch'io - superiore al numero dei Paesi che hanno preso un intero padiglione in Cina. Per noi è un ottimo segnale".
"Sia come l'Olimpiade di Roma negli anni '60" - "L'Expo dopo la grande crisi può essere una grande vetrina per l'Italia della ripresa": così ha detto il presidente del Consiglio facendo il paragone con le Olimpiadi di Roma del '60. "'Puo' essere quello che sono state le Olimpiadi di Roma - ha detto - che hanno raccontato al mondo l'Italia del boom" .
"Su detrazioni casa e cuneo fiscale se ne discute in Parlamento" - Le detrazioni sulla casa e l'intervento sul cuneo fiscale "sono le cose di cui in Parlamento si dovrà discutere". "Sulla riduzione delle tasse per i lavoratori l'abbiamo detto dall'inizio - ha spiegato -. Abbiamo messo 5 miliardi di euro per 3 anni. Questa cifra sono il parlamento e le parti sociali che devono decidere come allocarla meglio. Io darei piu' vantaggi ai lavoratori che hanno carichi famigliari piu' pesanti".
"Segni di crescita reale a fine anno" - A fine di quest'anno ci saranno i primi segni di crescita reale": di questo è convinto il presidente del Consiglio. Enrico Letta ha rivendicato che con le misure messe in campo dal 1 ottobre 12mila giovani sono stati assunti. "Sono i primi segnali. La stabilità dei conti pubblici - ha affermato - farà si che sia il primo anno dopo molto tempo di crescita positiva. Sono moderatamente ottimista e molto determinato a far sì che nulla rubi al nostro Paese la possibilità di cogliere la ripresa".
"Fuori dalla crisi gradualmente" - "Nella legge di Stabilità "l'equilibrio va mantenuto perché dalla crisi si esce passo passo". Il poremier Letta lo ha spiegato paragonando l'Italia a un calciatore che si è rotto i legamenti e che dopo il ''gravissimo infortunio'' deve ricominciare a giocare e non può farlo subito "duramente".